E’ la brutta disavventura capitata la sera del 6 marzo, proprio fuori della sua abitazione alla periferia di un paese della provincia di Bari. Erano da poco passate le 19.  Goffredo Enriquez, ex presidente dell’Oer (Operatori emergenza radio), fu arrestato nel 2008 per alcune presunte irregolarità nella gestione delle postazioni del 118 affidate all’associazione barese.

Il 4 marzo è iniziato il processo che dovrebbe – si spera – fare chiarezza su una vicenda piena di contraddizioni e incongruenze. Non è la prima volta che Enriquez viene minacciato, con riferimento a questioni  in qualche modo relative al 118  in provincia di Bari. Non è la prima volta che vengono incendiate le ambulanze e le sedi distaccate dell’associazione. Subito dopo gli arresti – lo ricordiamo – fu dato alle fiamme anche un ufficio della Asl, nell’ex Cto.

L’aggressore è stato uno solo, ma in macchina c’erano altre persone, almeno il guidatore.  Chi c’è dietro la spedizione punitiva? Chi non vuole sapere cosa davvero si nasconde nel servizio di emergenza in provincia di Bari? Perché l’aggressione due  giorni dopo la prima udienza del processo?

Enriquez, dipendente pubblico e figlio di un rimpianto generale dell’Esercito, sta combattendo la sua battaglia per dimostrare la sua innocenza. Noi non ci schieriamo – siamo cronisti – ma ci sono delle circostanze, delle coincidenze, che meriterebbero di essere approfondite nelle sedi competenti. Non si può più continuare a tenere gli occhi chiusi.

Ecco l’intervista esclusiva:

10.3.2013

Antonio Loconte