Matrimonio, unioni civili e convivenze di fatto. Per avere chiare le nuove riforme riguardanti il diritto di famiglia, l’avvocato Francesca Summaria ha voluto intervistare la professoressa Valeria Corriero, ospite della nuova puntata di Legal Smart, rubrica del Quotidiano Italiano.

L’istituto fondamentale resta la famiglia tradizionale fondata sul matrimonio eterosessuale, ma con le ultime riforme si sono aggiunti altri modelli familiari. “Nel 2016, grazie alla legge Cirinnà, sono state introdotte le unioni civili tra omosessuali e le convivenze di fatto che possono riguardare sia gli omosessuali, sia gli
eterosessuali e – spiega l’avvocato Corriero – si tratta di una conquista recente per il nostro Paese, in notevole ritardo rispetto agli altri Stati europei. Il legislatore, tuttavia, ha voluto usare il
termine unione civile per conservare la tradizione eterosessuale del matrimonio”.

“Ci sono però obblighi coniugali previsti nel codice civile nelle norme relative al matrimonio, che vengono omessi nella disciplina delle unioni civili e delle convivenze di fatto. Se si tratta di
matrimonio civile (celebrato dall’ufficiale di stato civile) o concordatario (celebrato dal ministro di culto cattolico) – aggiunge –
gli articoli letti al momento della celebrazione fanno riferimento agli obblighi reciproci di fedeltà, assistenza materiale e morale, coabitazione, collaborazione famigliare, contribuzione in relazione
alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale e casalingo ai bisogni della famiglia. Nel caso delle unioni civili vengono tralasciati l’obbligo di fedeltà e collaborazione nell’interesse della famiglia, al fine di conservare la connotazione
eterosessuale del matrimonio. L’unico obbligo previsto per le convivenze di fatto è l’assistenza morale e materiale. Questo perché è prevista una tutela limitata del convivente, ossia diritti agli alimenti legali e di abitazione temporalmente limitati, al momento della cessazione volontaria della convivenza o della morte del convivente proprietario”.

“Gli altri obblighi legati alla famiglia sono quelli tra genitori e figli – conclude la professoressa -. Secondo gli artt. 147 e 315-bis c.c. i genitori devono garantire educazione, mantenimento, istruzione
e assistenza morale, nel rispetto delle capacità e delle inclinazioni naturali dei figli. A seguito dell’importante e recente riforma Bianca sulla filiazione, non si parla più di potestà genitoriale (prima della
riforma del diritto di famiglia del 1975, patria potestà), ma di responsabilità genitoriale. La differenza con il passato è che a seguito della riforma sulla filiazione 2012/2013, tutti i figli, anche quelli nati al di fuori del matrimonio, hanno gli stessi diritti dei figli nati all’interno del matrimonio”.