L’Acquedotto pugliese è alla ricerca di 10 ingegneri con laurea magistrale che non abbiano più di 33 anni. Entro il 10 dicembre è possibile inoltrare la propria candidatura per il Recruiting day che si terrà il 13 nell’aula Mostra fotografica del Politecnico di Bari. La selezione terrà conto non solo delle competenze tecniche, ma soprattutto delle capacità di problem solving, di orientamento ai risultati, di capacità di lavorare in team e di innovazione saranno particolarmente prese in considerazione. Basterà consultare il link https://candidature.aqp.it per avere tutte le informazioni a riguardo.

“Cresceremo notevolmente e per realizzare quanto previsto nel Piano strategico 2022-2026 avremo bisogno di nuova forza lavoro. Andremo a rinnovare un terzo dei dipendenti (molti sono i pensionamenti) e aumenteremo il personale andando ad addestrare e formare tra le 600 e le 635 unità“. Così si è espresso il presidente di Aqp Domenico Laforgia in merito alle nuove assunzioni.

L’inserimento di nuove figure professionali all’interno dell’azienda serve a far in modo che vengano raggiunte le tre priorità che guideranno il piano strategico fino al 2026: la tutela della risorsa idrica, l’implementazione di un sistema di economia circolare con la gestione in house di 130 mila tonnellate di fanghi e l’accelerazione sulla transizione energetica arrivando a produrre nel 2026 oltre 90 GWH di energia autoprodotta da fonti rinnovabili. L’85% degli investimenti saranno dedicati a migliorare la qualità del servizio ai clienti ed alla mitigazione dell’impatto ambientale tramite la riduzione delle perdite e il raggiungimento di nuove frontiere tecnologiche nell’ambito del sistema di depurazione.

Il Piano darà nuova linfa alla rete, sempre più moderna ed efficiente. In programma, il passaggio definitivo ai nuovi contatori elettronici e la creazione di una control room, in grado di gestire da remoto il monitoraggio e la manutenzione del sistema idrico. Previsti una serie d’impegni, presi oggi e da verificare alla fine dei quattro anni, nell’ottica della sostenibilità ambientale che prevede il rispetto dell’ambiente, la riduzione dell’impatto ambientale e dell’esposizione energetica con l’autoproduzione di energia elettrica e il contenimento delle perdite al 20%, tale da portare al risparmio di 55 milioni metri cubi di acqua.

“È una cifra importante soprattutto se si pensa alla propensione marginale allo sviluppo, che è quindici volte quanto investito”, afferma Laforgia. “Ogni euro messo da Aqp fa sviluppare altri quindici euro dal sistema economico locale. Si raggiunge così la cifra di trenta miliardi che ci consentono di traguardare Aqp come un promotore dello sviluppo economico regionale”.

L’incremento delle figure professionali è funzionale per attivare questo flusso economico. Tutte le nuove figure saranno formate per dar vita a un Acquedotto sempre più informatizzato e digitale. Da una parte si dovrà simulare tutta la rete per anticipare il fenomeno perdite, attraverso lo studio e il controllo del sistema idrico che permetterà di rintracciare e subito eventuali anomalie; dall’altra, ci sarà la sostituzione dei vecchi contatori e non ci saranno più i letturisti. I nuovi smart meters elettronici forniranno la lettura dell’acqua distanza. Attraverso una sofisticata control room, che controllerà l’intera rete, tutte le informazioni relative a perdite e consumi verranno inviate, con l’emissione della fattura, direttamente agli utenti. A completare le competenze di Aqp nel piano del piano strategico quadriennale ci sarà anche una novità: l’azienda implementerà cinque nuovi impianti per la gestione dei rifiuti.