Ultimo capitolo del programma “Garanzia Giovani”. Proprio quello inerente ai corrispettivi da destinare agli assegnatari. «Sono lieto di comunicare che è stato completato il pagamento di tutte le indennità di tirocinio maturate dalle ragazze e dai ragazzi pugliesi nell’àmbito del programma “Garanzia Giovani”. Trova quindi fine lo spiacevole ritardo maturato a danno dei nostri giovani, che mi ero personalmente impegnato a risolvere. Voglio ringraziare soprattutto i ragazzi per la paziente attesa ma anche INPS, la sua direzione regionale e il suo comitato, per aver esaurito le 15mila pratiche di pagamento in 20 giorni dalla data di sblocco della situazione», comunica l’assessore all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro della Regione Puglia, Sebastiano Leo.

«Come noto – spiega l’assessore –, la Regione Puglia aveva terminato per tempo l’istruttoria e la valutazione delle suddette pratiche di tirocinio “Garanzia Giovani”, ma difficoltà di allineamento tecnico e burocratico tra l’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) del Ministero del Lavoro, la Regione Puglia e l’INPS avevano causato un ritardo nella erogazione delle indennità, costringendo i circa 4.800 giovani pugliesi ad una attesa non prevista. Sebbene con ritardo, grazie alla collaborazione tra questi soggetti, siamo riusciti a sbloccare i pagamenti per un totale di circa 6 milioni di euro». «Mettiamo quindi la parola “fine” ad una vicenda spiacevole. Ma è opportuno ricordare – ha concluso Leo – che grazie al programma “Garanzia Giovani” e ai suoi tirocini, i ragazzi pugliesi hanno potuto vivere un’esperienza formativa che, per molti di loro, si è trasformata in contratto di lavoro, spesso anche a tempo indeterminato. Non dobbiamo cadere nel rischio di demonizzare l’intero programma a causa di questo disallineamento tecnico. Mi sia consentito infine di ringraziare i miei uffici per la determinazione e la tenacia applicata alla risoluzione del problema. Ci siamo più volte recati a Roma, interloquendo con ANPAL e INPS, per addivenire ad una soluzione che superasse l’impasse. Come già dichiarato, abbiamo fatto il possibile per risolvere la questione, con il massimo impegno nel minor tempo».