“Non possiamo accettare, e insieme a noi i lavoratori, il fatto che lo stabilimento Bosch di Bari dichiari ancora la presenza di 700 esuberi e l’assenza di nuove prospettive industriali. Non possiamo accettare che si continuino a chiedere loro altri sacrifici, chissà per quanti anni ancora. Per questo motivo chiediamo al Governo un incontro urgente su una vertenza che si trascina dal 2008”. È la richiesta dell’UGL Metalmeccanici che oggi ha partecipato all’incontro convocato dal presidente della Task Force Regionale pe l’Occupazione, Leo Caroli, con il Segretario nazionale, Antonio Spera, il Segretario Provinciale di Bari, Samantha Partipilo, il Coordinatore territoriale Mario Daniello e il Rappresentante Sindacale Onofrio Zotti.

“Possiamo riconoscere all’azienda lo sforzo gestionale ed economico, che il processo di “demonizzazione”, in particolare negli ultimi anni, nei confronti del diesel ha complicato la situazione, ma ci chiediamo, alla luce di un piano industriale 2017-2022 che presenta esuberi per 700 unità (che si aggiungono alle 650 del 2017) e 9 prodotti fuori dal diesel/automotive, nonostante un investimento di 70 milioni di euro e l’uscita incentivata di circa 190 lavoratori, se siano state fatte dalla Bosch analisi e previsioni appropriate, calibrate cioè su un così difficile quanto acclarato contesto”.

“Quanto al principio di solidarietà tra stabilimenti infragruppo, teniamo a chiarire che non ci accontenteremo degli ‘avanzi’, ci aspettiamo un prodotto di tutto rispetto che possa garantire l’occupabilità di tutti i 1700 lavoratori. Sottolineando, tra l’altro, che questo strumento di solidarietà potrà servire soltanto per tamponare un periodo al termine del quale ci attendiamo un progetto industriale di tutto rispetto, che si all’altezza dei lavoratori della Bosch di Bari”.

Ecco perché “chiediamo infine all’azienda reciprocità e cioè che riconosca, a sua volta, i sacrifici chiesti ai lavoratori dello stabilimento di Bari, che, ormai già dal 2008 fino ad oggi, continuano a sopportare dopo che, con il loro prezioso lavoro e know how, hanno contribuito ad arricchire il business di tutto il Gruppo”, conclude Spera.