Arpal Puglia (Facebook)

La spada di Damocle che pende sulla testa dei lavoratori somministrati all’Arpal resterà sospesa ancora per un po’, una specie di mezza buona notizie se si considera che il loro destino sembra ormai segnato. Il Consigliere regionale del Pd Michele Mazzarano ha infatti comunicato la proroga di sei mesi – quindi fino al 30 giugno 2022 – per i 200 dipendenti in somministrazione all’Arpal Puglia che vedevano il loro contratto scadere ieri, 21 dicembre. La notizia è arrivata dopo i lavori della I Commissione di Bilancio, durante i quali si è riusciti a recuperare tutte le risorse necessarie.

“Nelle more dell’espletamento del concorso pubblico – sottolinea Mazzarano – i cui effetti non saranno visibili prima di giugno del prossimo anno, abbiamo ritenuto necessario adottare questo provvedimento per garantire la piena efficacia del servizio pubblico e l’efficienza dell’azione amministrativa, nonché i livelli essenziali delle prestazioni nell’erogazione dei servizi all’utenza, dando continuità ai miglioramenti generati in questi mesi nei centri dell’impiego”. “In attesa della chiusura dei concorsi a tempo indeterminato – ha aggiunto Mazzarano – prevista non prima del primo trimestre 2022, è necessario gestire la mole delle pratiche considerato che la quota attuale dei dipendenti in organico presso Arpal Puglia non è numericamente sufficiente per poter lavorare in piena autonomia ed avere il pieno controllo della situazione”.

“L’emergenza sociale che siamo chiamati a fronteggiare  -ha concluso – non ci consente dì perdere tempo. Il nuovo afflusso dì utenza che percepisce il reddito dì cittadinanza che dal 1 gennaio 2022 è chiamato ad interfacciassi mensilmente presso i Centri per l’impiego rappresenta la ragione principale per mettere in sicurezza l’occupabilità dei lavoratori in somministrazione”.