“Abbiamo deciso di mettere in scena la morte del settore dello spettacolo”. Piazza Libertà questa mattina è stata allestita come se fosse il campo santo degli attrezzi che si usano per mettere in scena gli spettacoli, ormai in disuso da più di un anno a causa dell’epidemia da coronavirus.

La manifestazione, organizzata da Fedas Puglia, ha riunito circa 60 tra le principali aziende e professionisti pugliesi che noleggiano, progettano e allestiscono strutture e tecnologie per lo spettacolo dal vivo.

“Il nostro messaggio deve essere forte. È un simbolo che non ha nulla a che vedere con i morti legati all’epidemia – sottolinea Pino Loconsole, amministratore dell’azienda Lucidiscena e presidente regionale Fedas -, però abbiamo pensato di usare le nostre capacità professionali e i nostri strumenti per mettere in scena la morte del nostro lavoro”.

“Chiediamo i giusti riconoscimenti e dei provvedimenti che possano sostenerci e aiutarci in questo momento. Per chi ci guarda da fuori – continua Loconsole – facciamo tutti lo stesso lavoro, ma non è vero. Ci sono aziende che si occupano di festival e concerti dal vivo che non lavorano dallo scorso anno”.

“Noi lavoriamo con pezzi costosissimi che perdono valore come nulla. Un anno di fermo delle attrezzature significa perdere metà del loro valore – conclude -. Gli investimenti in tecnologia ci consentono di collaborare concretamente allo sviluppo della Puglia turistica”.