Progressioni economiche orizzontali che non vengono accordate da 15 anni. La Fials ha proclamato lo stato di agitazione dei propri associati che lavorano alle dipendenze dell’ospedale Miulli di Acquaviva.

“I lavoratori del Miulli – tuona l’organizzazione sindacale – non devono essere considerati di serie B rispetto ai colleghi appartenenti al pubblico. Prima il concordato che ha congelato le trattative sindacali, poi il mancato riconoscimento del bonus COVID-19 ed ora silenzio assoluto in merito ad un sacrosanto diritto contrattualmente riconosciuto”.

“Abbiamo chiesto l’intervento di sua Eccellenza il prefetto di Bari – aggiungono i rappresentati della Fials – al fine di poter dare le dovute risposte ai lavoratori, in assenza delle quali sarà sciopero”. La convocazione per la procedura conciliazione è fissata alle 10:30 di giovedì 11 febbraio.