Si è svolta ieri a Roma, in piazza San Silvestro, la manifestazione dove i rappresentanti delle Partite Iva d’Italia, sostenendo anche il mondo dei Ristoratori con MIO Italia e Ristoratori Toscana, hanno gridato ancora una volta al Governo il proprio dissenso in merito all’inefficacia della manovra fiscale messa in atto per le attività produttive e per i professionisti.

Tanti erano gli esponenti di governo giunti in piazza ad ascoltare le denunce che i rappresentanti delle associazioni in forma congiunta hanno evidenziato, sottolineandone la oggettiva inadeguatezza. Tra i presenti gli onorevoli Gennaro Migliore, Matteo Salvini, Fabio Rampelli, Antonio Tajani, Gianluigi Paragone, Federico Mollicone, Riccardo Zucconi, Felice Maurizio D’attore.

“Per l’ennesima volta è stata data dimostrazione di un Governo disattento – ha dichiarato il presidente di P.I.N. Partite Iva Nazionali, Antonio Sorrento – che quando compare in TV sponsorizza aiuti e ristori per tutte le categorie, ma poi il giorno dopo i bottegai, commercianti, artigiani e professionisti in genere si trovano a lottare con i tanti paletti, attentamente predisposti, che hanno il nome di durc, crif o click day che dirsi voglia, tutti impedimenti a tener su la propria saracinesca”.

“Siamo indignati – ha aggiunto – la petizione n.725/2020 inviata al Senato dal CTS di Pin per la proroga dell’installazione del registratore di cassa e dell’inizio della lotteria degli scontrini, è stata rigettata. Dicono che è già stata prorogata e che il contrasto all’evasione non può attendere altro tempo. Questa classe dirigente è vergognosamente inconsapevole di essere troppo distante da quello che è il mondo reale. In Italia si può ancora fare impresa, ma serve una nuova classe dirigente, l’assistenzialismo deve tornare a essere un ammortizzatore sociale, non la base di appoggio dell’interno Paese”.

In piazza a Roma c’era anche il Presidente di APIT Massimo Gervasi, già referente Regionale P.I.N. Nel suo intervento, Gervasi ha sottolineato come il tempo sia ormai terminato e che la rappresentanza a tutela di tante partite iva al collasso andrà avanti spedita con nuove manifestazioni, a partire dal 7 gennaio con la piazza di Livorno.