“Contrariamente alle comunicazioni istituzionali rese dall’ASL BA sulla selezione pubblica in oggetto e sui termini conclusivi, non si abbia notizia dell’esito finale della procedura in epigrafe con la relativa graduatoria di merito, frutto peraltro di una mera e semplice valutazione dei titoli posseduti da parte dei candidati”. Firmato, Piero Albenzio, segretario territoriale Fiasl Bari e Bat. La selezione pubblica in oggetto è l’Avviso di Mobilità, procedura aggregata regionale, per 566 infermieri; destinatari della nota urgente sono il direttore generale della Asl Bari, Antonio Sanguedolce, e il presidente della Regione Puglia, prossimo ex assessore alla Sanità, Michele Emiliano.

“La Asl – scrive Albenzio – ha già proceduto alla stabilizzazione del personale Infermieristico, oltre ad aver riservato adeguato numero di posti alla procedura concorsuale aggregata per l’assunzione di 566 Collaboratori Professionali Sanitari Infermieri, per la quale sollecito la comunicazione delle date delle prove di esame”.

Quello che non si capisce è per quale motivo dell’Avviso Pubblico di mobilità (procedura aggregata regionale) per 566 CPS Infermieri, non sia stata ancora pubblicata la graduatoria finale, frutto peraltro della semplice valutazione dei titoli posseduti da parte dei candidati.

“I CPS infermieri che vi hanno partecipato – sottolinea il segretario territoriale Fials – attendono ancora, oltre i tempi dichiarati dal cronoprogramma pubblicato dalla ASL BA, la pubblicazione della graduatoria finale con la legittima aspirazione che l’attuale ordinamento contrattuale consente loro, di cambiare sede di attività ed in molti casi di poter tornare a lavorare in Puglia, così da potersi ricongiungere con i familiari, dopo aver lavorato anche per anni a migliaia di chilometri dalle famiglie di origine, con l’obbligo di sostenere ingenti costi per effetto di lavorare fuori sede”.

“Le Aziende Sanitarie Pugliesi  – aggiunge – hanno peraltro urgente bisogno del personale infermieristico che dovrebbe assumere servizio per effetto della procedura di mobilità, senza contare che si tratta di lavoratori ricchi del loro vissuto professionale ed esperienziale, che per certi versi rappresenta un valore aggiunto all’attuale forza lavoro in servizio negli Enti e Aziende del Servizio Sanitario Regionale, evidentemente sottodimensionata rispetto al reale fabbisogno”.

Da qui il sollecito a Sanguedolce, responsabile della procedura selettiva aggregata di mobilità, al rispetto dei tempi indicati per un’immediata pubblicazione degli atti finali ed il reclutamento.