Sciopero questa mattina nello stabilimento barese di Skf, salito agli onori della cronaca per alcuni cuscinetti risultati difettosi, prodotti per essere montati sulle auto elettriche di un cliente cinese.

L’azienda ha individuato le responsabilità nel lavoro dei due operai, prima sospesi e poi licenziati, per uno dei due dipendenti è dovuto intervenire il 118 quando, appresa la notizia, ha avuto un malore.

Lo sciopero, indetto da Uilm, Fiom, Fim e Fali, sarà di 8 ore per ogni turno. Previste domani invece due ore di assemblea per turno.

“Speriamo che a fronte di questa iniziativa l’azienda possa ritornare sui suoi passi – dichiara Riccardo Falcetta, Segretario della Uilm Bari che ha già annunciato battaglia legale -. Siamo intervenuti subito a supporto di uno degli operai licenziati, tramite un ricorso d’urgenza speriamo di farlo reintegrare”.

“La colpa di un scarso processo di qualità non può essere riconducibile alla responsabilità di un lavoratore, tra l’altro di terzo livello – conclude -. L’operaio ha segnalato prontamente l’anomalia e di certo non aveva la responsabilità di bloccare la produzione”.