Abbandono completo da parte delle Istituzioni, la denuncia arriva da Federnoleggio/Confesercenti, sebbene sia un settore trainante dell’economia regionale che da anni rivendica una sua identità, da non confondere con il Trasporto Pubblico Locale. Il lockdown ha fermato i motori dei bus che – su e giù per la Puglia – permettono dalle gite fuori porta ai viaggi d’istruzione organizzati per le scolaresche, dai turisti che arrivano da ogni dove agli anziani che li utilizzano per raggiungere località termali e di culto.

Angelo Fiore, titolare dell’omonima azienda con oltre 40 anni di esperienza, lamenta che la categoria è stata la prima a fermarsi e sicuramente sarà l’ultima a ripartire con gravissimi problemi di solvibilità, e contesta una situazione di stallo che rischia ‘effetti devastanti per la sopravvivenza di centinaia di aziende pugliesi direttamente collegate alla filiera turistica: 6mila aziende ferme, 25mila posti di lavoro in pericolo, 2,5 miliardi di fatturato azzerati per un settore che genera importanti ricadute sui bilanci pubblici’.

“Si sta sfiorando il dramma sociale – tuona Benny Campobasso, presidente Confesercenti Puglia -. Non vi è alcun cenno alla categoria nella fase 2 e non c’era nella fase 1, sembra che gli organi istituzionali preposti a tracciare una strategia che consenta la ripartenza non si rendano conto che non c’è un futuro per il comparto. La crisi in atto e il rischio che la Protezione Civile prolunghi l’emergenza sanitaria fino alla fine di gennaio 2021 segneranno il limite oltre il quale sarà difficile andare perché non ce la farà a rimettersi in gioco per tornare a scaldare i motori e ripartire”.

“C’è da difendere molti posti di lavoro che non sono destinatari dei finanziamenti a fondo perduto. Ufficialmente questo tipo di attività non è sospesa – fa notare – , è il fatturato che di fatto è azzerato. Confesercenti Puglia si sta facendo carico di queste e di altre problematiche per difendere l’esistenza di queste imprese e chiede di allungare la cassa integrazione, la Naspi e considerare un sussidio per tutti coloro che durante la stagione estiva lavorano, ma oggi sono invisibili. Per fronteggiare tutto ciò occorre liquidità calcolata in base agli ultimi fatturati ed il blocco totale dei leasing che dal 30 settembre incomberanno. La categoria, da parte sua, si rende disponibile per qualsiasi collaborazione – conclude Campobasso – a supporto di aziende private per il trasporto dei propri dipendenti o per le pubbliche amministrazioni a supporto del TPL in vista della riapertura degli esercizi professionali e commerciali”.