“In rappresentanza della classe imprenditoriale e delle loro famiglie chiedo di fare chiarezza sui tempi di riavvio della fase economica compatibilmente con le necessarie prescrizioni governative di natura igienico-sanitarie, in modo che si faccia la differenza tra l’impresa che resisterà e quella che invece chiuderà definitivamente i battenti”. Esordisce così la lettera a Cosimo Borracino, assessore regionale allo Sviluppo economico che Benny Campobasso, presidente Confesercenti Puglia, gli ha indirizzato, apprezzando “a convocazione del tavolo di confronto con il partenariato economico/sociale perché è l’occasione per condividere posizioni in merito all’avvio in Puglia della fase 2”.

La Confesercenti Puglia è impegnata, attraverso le strutture provinciali e locali dislocate su tutto il territorio regionale al fine di assistere i propri associati, spesso disperati, nel difficile compito di guidarli nella selva di decreti e interpretazioni, offrendo servizi, ma anche svolgendo un ruolo di rassicurazione e sostegno rispetto alle prospettive nel breve e medio termine.

“L’estensione del lockdown fino al 3 maggio – spiega – con la perdita dei ponti di primavera (oltre che della Pasqua), non potrà che peggiorare le già fosche prospettive economiche. L’emergenza sanitaria, di questo passo, diventerà anche una vera e propria catastrofe economica. Possiamo e dobbiamo perciò ridurre il crollo pensando di accelerare le riaperture: la salute rimane la priorità, ma è urgente porre le premesse per avviare un recupero del maggior numero possibile di attività economiche garantendo la sicurezza di tutti. In quest’ottica vedo con favore la riapertura di librerie, negozi per infanzia e ingrosso carta, ma solo se osservate in una prospettiva di graduale riapertura di tutte le altre attività”.

‘Perché non osare di più avviando, come si è fatto in altre Regioni, le attività legate alla manutenzione e montaggio strutture di ristoranti, chioschi e stabilimenti balneari? Perché non iniziare a preparare la stagione estiva per non perdere altre quote di mercato, nella produzione, nel commercio e nel turismo, a favore dell’estero evitando di perdere la centralità nel Mediterraneo conquistata in anni di sapiente comunicazione e investimenti che la Regione ha saputo ben indirizzare?”, domanda Campobasso.

“È necessario evitare che un fermo troppo prolungato favorisca fenomeni quali l’usura che da tempo minaccia le imprese più in difficoltà. Con l’adozione dei necessari protocolli di sicurezza ma, al contempo, con una chiara programmazione dei tempi, questi rischi potrebbero essere evitati o attenuati. Perciò condivido l’ipotesi di una task force regionale funzionale ad avviare, con prudenza e convinzione, la fase legata al riavvio del motore economico della nostra regione. Troppe vittime abbiamo dovuto piangere in questi mesi – conclude il presidente di Confesercenti Puglia – non vorremmo dover assistere nuovamente ai drammi personali di tanti imprenditori e loro collaboratori, immagini di una crisi che sembrava definitivamente alle spalle’.