Riapre lo stabilimento Bosch di Bari. Per il momento solo due linee di produzione e poco altro. Saranno complessivamente 150 i dipendenti al lavoro, soprattutto impegnati nella produzione della pompa a ingranaggi. Si lavorerà normalmente sui tre turni. Il protocollo di sicurezza già ampiamente attuato resta quello, con poche aggiunte, quindi resterà valido il metro di distanza, l’utilizzo delle mascherine obbligatorie per tutti, la chiusura degli spogliatoi.

Non solo la ripresa immediata, ma anche un pensiero al futuro, non certo sereno in considerazione del fatto che si continua a parlare comunque di circa 550 esuberi. La progettazione dei componenti della e-bike sta andando avanti. Si tratta di una produzione strategica. Per adesso al lavoro per il progetto tornano solo poche unità: ingegneri, amministrativi e operai.

La pandemia obbligherà chiunque a difendersi in qualche modo. La Bosch di Bari ha convertito una linea per la produzione di mascherine chirurgiche. Saranno una decina i dipendenti richiamati per la produzione di 2.500 mascherine al giorno. Si tratterà soprattutto di mascherine destinate ai propri dipendenti, ma l’esubero potrebbe essere donato con molta probabilità alle strutture ospedaliere. Secondo alcune indiscrezioni pare non sia escluso che la produzione di dispositivi di protezione individuale possa prevedere anche un ampliamento.

Tutti gli altri operai per il momento stanno in cassa integrazione ordinaria, all’80% dello stipendio. Cassa integrazione anticipata comunque dall’azienda. Si andrà sicuramente avanti fino al 4 maggio, di pari passo con i vari dpcm. Rimane una quantità di dipendenti Bosch che lavora da casa in smart working.

“Auspichiamo che questa situazione di emergenza possa rientrare quanto prima – spiega Samantha Partipilo, segretario generale dei metalmeccanici della Ugl Bari -. Così come speriamo che la Bosch torni a produrre come in passato, portando avanti i progetti necessari per evitare l’esubero di cui ancora si parla. La pandemia potrebbe essere una grande occasione di rilancio attraverso una conversione ragionata”.