Se a Bari il sindaco Antonio Decaro ha disposto la chiusura di tutte le attività commerciali, a eccezione di farmacie e parafarmacie, nelle giornate di Pasqua e Pasquetta, altre amministrazioni comunali non hanno accolto la richiesta dei sindacati lasciando invece aperti i negozi ma amplificando i controlli.

Proprio per questo la Cgil Puglia, unitamente alle segreterie provinciali, ha proclamato per il 12 e il 13 aprile lo sciopero di tutti i punti vendita commerciali alimentari della regione. “Tale decisione è maturata a seguito della mancata sensibilità di alcune amministrazioni comunali che non hanno emesso l’ordinanza di chiusura di tutte le attività commerciali per le prossime festività pasquali”.

“Il principio di salvaguardare le lavoratrici e i lavoratori del settore – sottolinea la Cgil Puglia – è diventata un’effettiva esigenza di recupero psicofisico, considerando, inoltre, che l’apertura dei punti di vendita, alimenterebbe la clientela a disattendere l’invito a rimanere a casa, soprattutto in previsione del bel tempo che si prevederà per quelle date. E nulla servirà il controllo e il grande sforzo che verrà effettuato dalle Forze dell’ordine, per garantire l’ordine pubblico”.

“Si sta creando così, un quadro di non omogeneità e confusione, nel settore e soprattutto nei lavoratori e nelle lavoratrici che rappresentiamo. Non è ammissibile che in un contesto di emergenza come questo – conclude il sindacato – si possa creare disparità fra i lavoratori, non tenendo minimamente in conto che sovraffollamento e la mancanza di rispetto delle disposizioni in materia di sicurezza, creerebbe evidenti problemi di contagio”.