Solidarietà totale, senza se e senza ma, ai lavoratori della ex Om Carrelli di Bari. Nessuno mai è stato preso per il culo come loro nella storia delle vertenze pugliesi. Ancora una volta, come già successo, politici e sindacalisti hanno esultato troppo in fretta. Ecco spiegato il motivo per cui non avevamo dato la notizia in pompa magna. C’è persino chi si è fatto intervistare, appuntandosi medaglie sul petto. Baci e canti di vittoria prima della pubblicazione del decreto Ilva sulla Gazzetta Ufficiale.

Oggi, per l’ennesima volta negli ultimi 8 anni, i lavoratori ex Om si ritrovano beffati senza lavoro e senza reddito. Una pagliacciata senza pudore. Non c’è un’apparente ragione sul motivo per cui l’articolo che prevedeva l’ammortizzatore della mobilità in deroga per 12 mesi sia scomparso dal decreto approvato con riserva dal Consiglio dei ministri il 6 agosto scorso e firmato dal Presidente della Repubblica Mattarella il 4 settembre.

Qualcuno è morto, qualcun altro si è rassegnato, in pochi lottano e soprattutto credono nelle parole di chi sembra volersi accanire contro quegli esausti poveracci e le loro famiglie, in alcuni casi distrutte. Nell’annosa vertenza si fa un passo avanti e tre indietro. Di chi è la responsabilità di quest’ultima vigliaccata? Nessuno si batte il petto per un sincero mea culpa. Mai. Non lo fanno i rappresentanti delle istituzioni e nemmeno i sindacalisti. Sì, i sindacalisti, quelli che agli operai della ex Om Carrelli hanno detto tutto e il contrario di tutto, senza vergognarsene mai.

Qualcuno, a dire il vero, una colpa ce l’ha: sono i gufi, come detto in una delle sue ormai celeberrime dichiarazioni da Riccardo Falcetta, segretario generale della Uilm Bari, fautore del “meglio questo che niente”. In questo caso non c’entra nulla il fato e nemmeno la sfortuna, probabilmente bisognerebbe prendere in considerazione l’ipotesi che in gioco ci sia una buona dose di incompetenza e azzardo.

Abbiamo provato a contattare il segretario provinciale della UglM di Bari, Samantha Partipilo, uno dei sindacalisti, forse l’unico, che ha sempre contestato a ragione l’operato dei colleghi e della Regione Puglia. Nessuna dichiarazione, e la capiamo, solo un laconico: “Lascio ogni dichiarazione a chi le ha già fatte, tocca a loro adesso smentire la frettolosa notizia nei confronti dei lavoratori. Non ho intenzione di commentare le millanterie del collega Falcetta, ritengo di essere di un altro livello”.