La situazione di stallo tra sindacati e Amtab non accenna minimamente a sbloccarsi, ormai è praticamente guerra aperta su tutti i fronti. Se qualcuno sperava che la terza astensione dal lavoro in quattro mesi, quella dello scorso 13 settembre, smuovesse un po’ le acqua, evidentemente si sbagliava.

Così, nonostante le cifre di adesione bulgare diffuse dalle organizzazioni sindacali, che parlavano dell’80%, il prossimo 30 novembre sarà di nuovo sciopero. Tra le motivazioni, la sicurezza del personale, la manutenzione e lo stato della viabilità, su cui si è espresso anche il Comandate della Polizia Locale, Michele Palumbo.

Del resto i rappresentanti dei lavoratori lo avevano detto, “teniamo duro per la città” hanno scritto nella nota dopo l’ultima astensione, e così sarà. Oggi le segreterie provinciali di Filt-Cgil, Ugl-Autoferrotramvieri, Faisa-Cisal, Cildi e Confail hanno scritto, tra gli altri, anche all’Osservatorio sui Conflitti Sindacali, al Prefetto e al sindaco di Bari.

Proprio quest’ultimo, in rappresentanza del socio unico della municipalizzata, ovvero il Comune, è chiamato in causa da più parti: da lui aspettano ancora la convocazione promessa durante il sit-in di protesta a cui sono seguiti i provvedimenti disciplinari comminati ad alcuni sindacalisti dal direttore generale dell’Amtab, Francesco Lucibello.

Sit-in svoltosi ormai due mesi fa. In tutto questo, quando il 2019 è quasi finito, manca ancora il bilancio dell’anno scorso e tutte le ricadute negative dell’opinabile gestione aziendale ricadono soprattutto sull’utenza, oltre che sui dipendenti.