In Acquedotto Pugliese succede tutto e il contrario di tutto, persino che venga nominato presidente uno degli ex più acerrimi nemici del presidente della Regione.

Nell’ente che continua a dare piuttosto da mangiare e non da bere, capita pure che il responsabile degli affare legali dell’ente, Veronica Arciuolo, vincitrice di regolare concorso pubblico, venga allontanata dal suo incarico dopo 20 mesi.

A quanto pare non per incapacità o negligenza, ma solo perché quel posto deve essere assegnato a Giorgio Savino, figlio dell’ex presidente della Regione ed ex presidente del Tribunale di Bari, Vito Savino. La cosa ha mandato su tutte le furie il consigliere regionale Mario Conca, che adesso chiede spiegazioni al presidente Emiliano.

“Vorrei conoscere – spiega Conca –  i motivi che avrebbero portato a questo avvicendamento e sapere chi restituirà ai pugliesi i soldi della onerosa consulenza voluta da Nicola De Sanctis. Questo senza contare i danni che, probabilmente, dovremo corrispondere ad un direttore rimasto in carica per poco più di un anno e apparentemente rimosso senza alcuna motivazione”.

“La colpa dell’Arciuolo è forse quello di aver ridotto il contenzioso? Attendo una risposta dal presidente Emiliano e, per il bene dei pugliesi, – conclude – spero che non ci si trovi davanti all’ennesimo incarico conferito per motivazioni ben diverse da quelle professionali, a cui, purtroppo, ci ha abituati”.