“Competizione esasperata tra i lavoratori”, “assenza della copertura economica per il mancato impegno del Governo regionale” in merito al salario variabile, e ancora “assenza di un piano tangibile che riguarda il processo di stabilizzazione del personale impiegato a tempo determinato”, per questi e molti altri motivi Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil hanno indetto una giornata di sciopero domani, 21 dicembre. Incroceranno le braccia i lavoratori dell’Arif, Agenzia Regionale per le Attività Irrigue e Forestali di cui tanto si è parlato di recente, non ultima la mancata intervista al capo del personale, con tanto di guardie impegnate a braccare la nostra troupe.

Qualche giorno fa, infatti, il 18 dicembre, si è tenuto in incontro nell’assessorato per le Politiche agricole su “problematiche inerenti la gestione dell’Arif”, verosimilmente non risolutiva, soprattutto, scrivono i sindacati, in riferimento al piano di gestione delle risorse umane “mai discusso al tavolo sindacale”.

Carne al fuoco, insomma ce n’è tanta, ma a quanto pare non basta. L’Agenzia, infatti, è stata recentemente condannata per condotta antisindacale dal Giudice del Lavoro. “Mancata adozione degli opportuni atti e provvedimenti tesi a dare concreta attuazione agli istituti contrattuali” si legge .

Il Giudice ha quindi ordinato “liquidare in favore del personale dipendete dell’Agenzia con rapporto di lavoro a tempo indeterminato tutte le competenze economiche rivenienti dal CCDI sottoscritto in data 10.02.2016 nonché di dare immediata e completa applicazione alla normativa in materia di igiene e sicurezza sul lavoro e geli impianti, nonché alla prevenzione delle malattie professionali secondo quanto stabilito dall’art.12 del CCDI del 1.2.2016”.