La rivolta dei lavoratori delle postazioni del 118 gestito dalle associazioni di volontariato si allarga a macchia d’olio. Dipendenti e volontari chiedono con forza la loro assunzione nella Sanitaservice in attesa che venga istituita davvero la promessa Areu, l’agenzia regionale dell’emergenza-urgenza.

Una protesta pacifica ma forte, attuata con lo sciopero della fame, volto a far conoscere la reale situazione del servizio a cui stanno aderendo di volta in volta molti lavoratori che sfocerà nella grande protesta davanti alla sede del Consiglio Regionale a Bari entro fine settembre.

“Si è deciso di mobilitarci stante le continue vessazioni che i lavoratori continuano a subire dalle varie associazioni – sottolinea in un comunicato l’USB Foggia – si va dal mancato pagamento delle mensilità stipendiali, ad oggi non viene erogato lo stipendio di Luglio 2018 ma in alcuni casi si va molto al di là nel tempo, alle continue minacce di licenziamento se si continua a rivendicare il pagamento degli stessi stipendi”.

“Da oltre 15 anni i Lavoratori delle postazioni del 118 gestite dalle Associazioni di Volontariato vivono uno stato di precarietà e incertezza per il loro futuro e questo nonostante il servizio sia stato sempre svolto con abnegazione e competenza (spesso dovuto a formazione che i Lavoratori pagano di tasca propria)”.

“Adesso i lavoratori – conclude il sindacato – hanno deciso di dire basta e metterci la faccia in una lotta che servirà non solo a migliorare le loro condizioni economiche/normative ma, soprattutto, a migliorare un servizio che dovrebbe essere il primo impatto dei Cittadini con la Sanità pubblica. La richiesta è quella di accelerare i tempi dell’internalizzazione con il passaggio dei servizi e dei Lavoratori del 118 nella società in house della ASL Sanitaservice”.