Finalmente una svolta per gli operai della ex Om Carrelli. Un cambio di rotta che però non è arrivato dalla Task Force della Regione, con a capo il presidente Leo Caroli, ma dall’intervento del segretario provinciale di Ugl Metalmeccanici Bari, Samantha Partipilo, che ha contattato le imprese per cercare una soluzione lavorativa agli operai fermi da 7 anni dopo la chiusura dello stabilimento.

“Dopo numerosi solleciti ed appelli da parte nostra- scrive Ugl Metalmeccanici Bari – a valutare i piani industriali di altri investitori interessati, è stato lo stesso segretario provinciale che ha contattato le società al fine di presentare i loro progetti di reindustrializzazione”.

“Ed ecco che il 14 agosto – continuano – è pervenuta la presentazione di Ingegneria & Servizi, a firma del suo legale rappresentante l’ingegner Catalano, che garantisce le assunzioni a tempo indeterminato di tutti i lavoratori ex OM già da Dicembre 2018”.

“La società – spiega Ugl -, attraverso la costituzione di una Newco (denominata Network Global Electrification Project) costituita da circa 40 imprese pugliesi e con circa 2300 dipendenti già in forza in queste realtà, vorrebbe creare nello stabilimento modugnese un centro di assemblaggio di sottosistemi di impianti di nuova generazione di centrali ad energia rinnovabile, meglio nota come Hydrostatic Power System”.

“Il progetto – fanno sapere – prevede l’assunzione a tempo indeterminato di tutta la platea di lavoratori (circa 160) entro dicembre 2018 ed il trasferimento del compendio immobiliare dal Comune di Modugno alla Newco. Per ammortizzare i tempi necessari alla successiva fase di bonifica dell’amianto ed all’installazione degli impianti e macchinari necessari al centro di assemblaggio, tutti i lavoratori sarebbero distaccati nelle aziende del network, per lo più baresi, al fine di essere formati e riqualificati nelle loro nuove mansioni, per poi rientrare nello stabilimento ex OM”. Ovviamente tutti i lavoratori saranno da subito inquadrati nel settore metalmeccanico e percepiranno gli stipendi”.

“Questo progetto – concludono – non solo assicura un salario a tutti i lavoratori, senza alcun sostentamento economico da quasi 9 mesi, ma garantisce l’occupazione immediata restituendo la dignità depredata da 7 lunghi anni a tutti i lavoratori. Questo sarebbe un importantissimo passo in avanti rispetto a quanto paventato dalla Task Force regionale nelle scorse settimane, adesso attendiamo con ansia una nuova convocazione”.