Adesso i dipendenti della GMS rischiano grosso. Da oggi, infatti, i 122 lavoratori da mesi sotto i riflettori per la vicenda della revoca dell’accreditamento al centro di riabilitazione Padre Pio di Capurso, possono essere licenziati.

Si è conclusa senza accordo, infatti, la procedura di licenziamento collettivo riguardante i dipendenti GMS. Nell’incontro di oggi i sindacati avevano chiesto ancora una volta la revoca visto che il 21 giugno sono state convocate presso dal Comitato Monitoragglo Sepac della Regione Puglia. Ma l’azienda ha dichiarato di non poter andare incontro alle richieste dei sindacati. Significa, in buona sostanza, che da oggi 122 famiglie rischiano di ritrovarsi in mezzo a una strada.

Tarda inoltre ad arrivare il pronunciamento del Tar Puglia relativamente alla voltura delle autorizzazioni all’esercizio dell’attività di riabilitazione da GMS a Mefir. La sentenza, inizialmente attesa per il 12 giugno, non è ancora arrivata. La voltura consentirebbe alla Mefir di provvedere a rilevare l’attività e quindi permetterebbe di pagare gli stipendi.

La prossima data cerchiata in rosso sul calendario, adesso, è quella del prossimo 3 luglio quando sempre il Tar Puglia dovrà esprimersi in merito al de-accreditamento. Se i giudici dovessero dare ragione alla GMS, ecco che i posti di lavoro sarebbero salvi.