“Nomine sospette e deliberazioni illecite”. Il sindacato Usppi Medici torna a tuonare contro la Asl Bari e, per bocca del segretario regionale CO.SI.ME, Carlo Marzo, chiede alla Direzione Generale di “intervenire revocando tutti gli atti e i fatti denunciati”.

Il sindacato aveva già in passato denunciato “irregolarità nella indizione e realizzazione di procedure di sostituzione temporanea o definitiva di strutture Complesse mediante deliberazioni illecite e compiacenti”. Una situazione analoga, si legge sempre nel comunicato, la si ritrova per quanto riguarda gli “incarichi di Direzione di Strutture Complesse Ospedaliere, Territoriali e Distrettuali officiate con analoga metodologia surrettizia. Denunciamo nuovamente la possibile attribuzione di posizioni direttive con i correlati benefici economici e le conseguenti implicazioni sia di responsabilità personale che di responsabilità patrimoniale per il danno erariale grave procurato”.

“Data la pervicace inerzia della Asl Bari, sia in termini di mancata risposta che di mancata correzione delle situazioni segnalate, abbiamo provveduto nel corso del 2016 prima ad avvisare l’Assessorato, la Presidenza ed il Consiglio Regionale della Regione Puglia e infine ad esporre quanto innanzi detto alla Procura della Repubblica del Tribunale Penale di Bari,  ma le nostre segnalazioni sono rimaste inascoltate e senza esiti pratici. Nel frattempo le posizioni di vantaggio da esse determinate sono tuttora in vigore e vengono accreditate come definitive e legittime”.

In particolare il sindacato ha denunciato “la modalità di assegnazione dell’ incarico di sostituzione di Direttore di struttura complessa del SET 118 (con il Centro di formazione per la emergenza appositamente sottratto dal Pronto Soccorso di Triggiano e riallocato al SET 118 ) incarico attribuito confidenzialmente ad interim in contrasto con le norme vigenti e senza espedire alcuna procedura di valutazione preventiva come d’obbligo nella Pubblica Amministrazione, mantenendolo altresì illegalmente in vigenza fino ad oggi per oltre quattro anni”.

“Circa le modalità e circostanze del detto incarico di sostituzione del SET 118, attribuito ad interim senza alcuna propedeutica procedura selettiva, si è già in precedenza esposto dettagliatamente in tutte le sedi prima menzionate e ad oggi detta attribuzione non solo è ancora attiva ma è anche indicata non più ad interim ma definitiva ed effettiva nelle Deliberazioni aziendali ufficiali di codesta Direzione Generale. Alla stessa maniera negli anni si è proceduto a stabilizzare la gestione privatistica e lucrativa del Centro di formazione per la emergenza con delibere di dubbia legittimità contabile sui proventi anche da privati”.

“Tutte queste situazioni denunciate sono evidentemente attribuibili alla responsabilità di questa Direzione Generale e Commissariale della ASL bari anche perché direttamente autrice di modifiche e consolidamenti delle illegalità segnalate, compreso la gestione del Centro di Formazione per la Emergenza, con la correlata gestione confidenziale dei fondi pubblici e privati. Si specifica nuovamente che le problematiche innanzi dette e gli atti deliberativi alla loro origine, oltre al rilievo ai fini del controllo di legalità ed anticorruzione, assumono una importanza rilevante anche dal punto di vista della acquisizione dei vantaggi derivati e dal conseguente danno erariale procurato”.