Nuove assunzioni all’Arif. Arrivano nuovi lavoratori per garantire il servizio dell’agrometeorologia e uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Si tratta di 35 lavoratori in grado di garantire alle imprese agricole del territorio pugliese tutti quei servizi obbligatori previsti dal Piano agrometeorologico Regionale (PAR) e l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.

“Al netto del plauso che rivolgiamo all’Assessorato regionale dell’Agricoltura per aver avuto l’apprezzabile intuizione di dotare la Puglia di un nuovo quadro normativo nella specifica materia, il ripristino delle attività del PAR rappresenta per un risultato importante giunto dopo una lunga vertenza sindacale condotta dal nostro sindacato, tesa a garantire i livelli occupazionale e per non disperdere il patrimonio di conoscenze ed esperienze universalmente riconosciute che questo personale ha acquisito attraverso un periodo trentennale di attività nel settore”. È quanto ha dichiarato Antonio Gagliardi, segretario generale della FLAI-CGIL Puglia.

Tuttavia, la FLAI-CGIL registra un vuoto relativo all’aspetto tecnico-operativo: manca la strumentazione interna ed esterna indispensabile per il servizio previsto dalla legge regionale. La norma infatti, prevede che, dopo un periodo transitorio, a partire dal primo aprile di quest’anno, ARIF sarebbe dovuta entrare in possesso della strumentazione tecnico-scientifica che risulta ancora in uso al sistema dei consorzi di difesa, quindi Assocodipuglia, e assicurare tale servizio opportunamente ricondotto nella gestione diretta della Regione proprio attraverso l’Agenzia regionale idraulico-forestale.

Siamo nel mese di giugno, ben oltre la soglia massima del periodo transitorio. I dati relativi all’Agrometereologia risultano ancora divulgati da Assocodipuglia, sebbene la legge stabilisca regole completamente diverse.

“Ci domandiamo perché si lascia ancora gestire l’acquisizione dati e la diffusione bollettino agrometeo ad Assocodipuglia? Perché ARIF non è in possesso delle centraline che rilevano le misurazioni e della banca dati? E soprattutto, perché ARIF non ha ancora perfezionato la convenzione con il gestore della sorgente dati?”. Puntualizza Gagliardi.

“Di questi tempi, sul fronte del lavoro, spesso siamo costretti a parlare di perdita del lavoro, di richiesta di interventi straordinari per il sostegno al reddito, di disoccupati. Raramente capita di registrare qualche buona pratica sul piano occupazionale. Ma vorremmo che quella buona azione non fosse uno specchietto per le allodole e finisse per favorire chi, nel corso dell’ultimo decennio, non ha saputo garantire un servizio affidato per sostenere la qualità delle produzioni agricole con consulenze mirate alle imprese e per concorrere alla realizzazione di un beneficio complessivo per la comunità pugliese”, conclude il segretario della FLAI-CGIL Puglia.