Riceviamo e pubblichiamo una la lettera di un operaio dello stabilimento Bosch di Bari, arrivata in redazione proprio mentre sono in corso le operazioni di spoglio delle schede per l’elezione dei nuovi rappresentanti sindacali. In definitiva conferma lo stato di terrore pre elettorale fatto vivere a buona parte dei dipendenti per condizionare il voto.

LA LETTERA – Gentile direttore, le scrivo perché in questo momento si sta svolgendo lo spoglio per l’elezione dei nuovi rappresentanti sindacali aziendali all’interno dello stabilimento produttivo Bosch di Bari. Sono un operaio di lungo corso, uno di quelli che ha sempre preferito rimanere nelle retrovie e per questo sono sicuro comprenderà il mio desiderio di rimanere anonimo nella mia denuncia.

Sono state settimane caldissime quelle che hanno preceduto il voto, come lei stesso ha scritto circa un mese fa. Non so se alcuni di noi riusciranno a spodestare qualche vecchio volpone del sindacato. Nel caso dovesse succedere, a loro auguro di mantenere la schiena dritta; di stare sempre dalla parte dei lavoratori, senza mai farsi comprare per qualche privilegio. Sì, perché ci sono privilegi, ma questo lei lo sa benissimo.

Non ci fosse questa resistenza, una nuova aria, però, staremmo di fronte ad un periodo più buio di quello appena passato, con una differenza sostanziale. Nei prossimi anni di lacrime e sangue serve tutta l’opposizione necessaria per evitare che l’azienda trasformi i lavoratori in schiavi senza diritti. Le parla uno che prima di essere abbracciato da mamma Bosch, ha dovuto patire la fame con impieghi a nero e malpagati. 

In questi giorni tanti di noi hanno ricevuto minacce, ricatti e promesse di trasferimenti di reparto, nel caso non avessimo votato questo o quel sindacalista, questa o quella sigla sindacale. I miei colleghi sanno bene a cosa mi riferisco, ma è giusto che anche all’esterno dello stabilimento conoscano in che modo qualcuno ha tentato in tutti i modi di mantenere il “regno” che si è costruito negli anni.

Auguro a noi operai sorti migliori e rappresentanti sindacali meno attaccati al proprio privilegio. A lei, invece, chiedo di mantenere sempre alta la guardia come ha fatto in questi anni, nonostante abbia preso critiche, sputi e parolacce.