Grave carenza di personale nel Servizio di Trasporto Emergenza Neonatale al Policlinico-Giovanni XXIII. A denunciarlo sono Gino Vulpis, componente la Segreteria Provinciale della Fials Bari e Bat, ed Emilia Albenzio, della Segreteria Aziendale Fials del Policlinico di Bari, che hanno chiesto un incontro urgente al Presidente Michele Emiliano.

Nella missiva la Fials, oltre ad evidenziare la pericolosità della situazione che si è venuta a creare con l’attivazione dello STEN, servizio essenziale per la tutela della salute dei piccoli pazienti ricoverati e da ricoverare presso l’Unità Operativa di Neonatalogia del Policlinico di Bari, ha inteso denunciare la “latitanza” dei vertici dell’Azienda Ospedaliera Policlinico-Giovanni XXIII in materia di reclutamento del personale sanitario indispensabile per il corretto funzionamento di tale delicato servizio di emergenza, atteso che lo STEN è stato attivato senza una dotazione di personale sanitario dedicato.

Contestualmente all’attivazione dello STEN, sottolineano nella nota Vulpis e Albenzio, era stato garantito un potenziamento dell’Unità Operativa di Neonatalogia con quattro medici e dieci infermieri. Ma purtroppo il promesso potenziamento di organico è rimasto solo sulla carta.

Come denunciato dalla FIALS in due specifiche note datate 9/11/2017 e 5/1/2018 sempre a firma di Vulpis e Albenzio “il mancato arrivo delle dieci unità infermieristiche, ha creato seri problemi alla Unità Operativa di Neonatalogia dove, a causa delle improvvise chiamate per l’urgente trasporto dei piccoli pazienti, è stato allertato il personale già in servizio ordinario, con il reale rischio di mancata assistenza ai ricoverati”.

Per queste motivazioni, a giudizio della FIALS, si rende necessario un urgente incontro con il Presidente Emiliano, anche nella sua veste di Assessore alla Salute ed i responsabili dell’A.O.U. Policlinico-GiovanniXXIII ed il Direttore della Neonatalogia, per fronteggiare la grave ed ingiustificata carenza di personale infermieristico. Situazione che rischia di diventare insostenibile, se si considerano le assenze per malattia, i lavoratori part-time ed i contratti a tempo determinato che di cui è imminente il termine del rapporto di lavoro.

Di fatto, hanno evidenziato Vulpis ed Albenzio, i dipendenti in servizio presso l’U.O. di Neonatalogia sono soggetti a turnazioni illegittime e massacranti, che ledono le loro condizioni plico-fisiche e mettono in serio pericolo la salute dei piccoli pazienti. Per queste motivazioni l’A.O.U. Policlinico-Giovanni XXIII deve ripristinare una corretta e legittima organizzazione del lavoro al fine di garantire prestazioni LEA caratterizzate da adeguati livelli di assistenza dal punto di vista quali-quantitativo.