“Sui treni Fse si può ovviare alla presenza del secondo macchinista”. La frase, contenuta nelle norme comportamentali per modulo equipaggio complessi ATR 220 amante di recente dall’azienda di trasporto pubblico pugliese ha scatenato polemiche e messo in agitazione i sindacati che adesso si dicono pronti allo sciopero.

In una fase storica di estrema delicatezza del tema della sicurezza ferroviaria c’è chi pensa che temporaneamente si possa accettare un potenziale rischio. E questo avviene nonostante pochi giorni fa l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato ha dichiarato che “il percorso industriale di Fse ha rimesso al centro delle politiche aziendali la sicurezza del sistema e il rapporto trasparente con i clienti”.

Le organizzazioni sindacali, in particolare, esprimono preoccupazione per la organizzazione che si vuole adottare: un solo macchinista  per tutto il treno composto da due moduli ATR220 non intercomunicanti e manchevoli di due tecnologie di sicurezza fondamentali: Il sistema di controllo marcia treno SCMT e la copertura della  rete con il sistema GSM-R.

Per questi motivi Filt Cgil, FIT Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal di Puglia hanno attivato lo stato di agitazione di tutti i lavoratori e aperto le procedure propedeutiche all’emanazione dello sciopero: “Diffidiamo l’azienda dall’attuare azioni unilaterali e in violazione delle norme che  pregiudichino la sicurezza di esercizio e chiediamo un autorevole intervento agli organi in indirizzo atto a ripristinare il rispetto delle disposizioni emanate dall’Organismo competente”.