A scoprire la presunta truffa ai danni del cosiddetto “Fondo assistenza sociale interaziendale dipendenti” sarebbe stata una stagista in servizio nell’amministrazione dello stabilimento Bosch di Bari.

Nel mirino sarebbero finiti i rimborsi sanitari di almeno quattro dipendenti, con il sospetto che ad aiutarli con partite iva e fatture false possano esserci alcuni sindacalisti. La cosa ovviamente è esplosa come una bomba nella sede produttiva barese del colosso tedesco, recentemente al centro di un’aspra vertenza per la conservazione dei 2mila posti di lavoro.

Un clamore indesiderato alla vigilia di un momento particolarmente delicato, quello delle elezioni per il rinnovo delle cariche sindacali aziendali. La data prescelta è il 24 marzo, ma in azienda addirittura si inizia a pensare di anticipare le votazioni, probabilmente perché non si sa dove porteranno gli accertamenti avviati dalla Bosch. C’è poi la questione degli aumenti di certe buste paga, più precisamente i premi di produzione assegnati per l’attività del 2017. Secondo qualcuno premi molto diversi fra loro e non sempre equamente legati all’attività produttiva.

Seppure tutti si affrettino a difendere “mamma Bosch”, mai tiratatdirettamente in ballo, il clima all’interno dello stabilimento barese è particolarmente teso. Abbiamo ricevuto notizia di particolari pressioni e minacce in vista delle consultazioni sindacali. Ci siamo rivolti al direttore del personale, Francesco Basile, nel tentativo di avere qualche indicazione più puntuale rispetto a ciò che sta accedendo. Lo ringraziamo per non essersi sottratto, seppure come prevedibile le sue indicazioni risultino come ovvio abbastanza generiche.

L’INTERVISTA A FRANCESCO BASILE

L’azienda sta procedendo all’individuazione dei responsabili della presunta truffa al Fondo di cui avete avuto segnalazione? Avete intenzione di sospendere il Fondo in attesa di fare chiarezza? E cosa ci dice del coinvolgimento di alcuni uscenti o candidati alle prossime elezioni sindacali?

Quello del “Fondo assistenza sociale interaziendale dipendenti” è uno strumento che la Bosch adotta e mette a disposizione dei propri collaboratori iscritti, assicurando agli stessi rimborsi integrativi relativi a spese sostenute per alcuni trattamenti sanitari. I dipendenti godono di un vantaggio allorché debbono sostenere alcune spese mediche. Al fine di garantirne il corretto utilizzo dello strumento e a salvaguardia degli interessi di tutti, tuttavia, l’azienda e il Fondo Bosch hanno previsto meccanismi di controllo di ogni richiesta di rimborso e – laddove anomalie siano state o vengano ancora riscontrate – l’azienda continuerà a ricorrere ad adeguate verifiche e agli opportuni provvedimenti del caso. L’azienda e il Fondo Bosch ritiene che suddetti meccanismi di controllo siano sufficientemente efficaci a garantire che il processo venga sempre e correttamente rispettato, nella salvaguardia degli interessi di tutti.

Quali sono state le ragioni che hanno portato l’azienda ad aumentare la retribuzione di alcuni dipendenti e quali sono stati i criteri delle scelte? 

Come ogni anno, l’azienda – nel mese di gennaio – avvia il processo di adeguamento retributivo cui tutti. I collaboratori possono di fatto accedere sulla base di specifici ed oggettivi criteri che attengono alla sfera lavorativa e comportamentale, nonché al percorso individuale di ciascuno e che sono noti e condivisi con il management aziendale.
Ben comprenderete, tuttavia, che – a tutela di tutti i nostri collaboratori, anche per un tema di privacy – non possiamo entrare nelle dinamiche individuali.

È a conoscenza del clima di pressioni e minacce esercitato da alcuni candidati alla carica sindacale nei confronti degli operai per indurli ad essere votati? A che titolo un sindacalista può minacciare un operaio di uno spostamento di reparto o cambio di mansione?

Fermo restando che il cambio di reparto o mansione è frutto anch’esso di un processo aziendale strutturato, l’azienda non tollera – e non tollererà – comportamenti che possano in qualche modo violare o limitare la libertà e la dignità dei suoi collaboratori o alcun altro valore. Ove emergano fatti e/o episodi chiari e circostanziati lesivi della libertà e della dignità dei singoli, l’Azienda, sussistendone i presupposti, adotterà le cautele necessarie e gli opportuni provvedimenti. La Direzione Risorse Umane è sempre disponibile ad ascoltare e/o supportare i propri dipendenti anche, ovviamente, su questo tema.