È iniziato un nuovo anno ma i problemi rimangono gli stessi per i 194 operai della ex Om Carrelli, rimpallati ormai da 7 anni tra la cassa integrazione e l’illusione di riavere un lavoro. Proprio per questo stamattina i lavoratori si sono ritrovati in piazza Libertà per far sentire ancora la loro voce.

L’ultima delusione è stata davvero pesante: a fine 2017 sembrava fatta con Tua Industries, la società che doveva reintegrare i lavoratori e costruire l’auto elettrica “made in Bari”. Un progetto in cui tutti credevano, in primis il sindaco Antonio Decaro e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Ma si è trattato dell’ennesimo fuoco di paglia, risultato: tutto da rifare.

La delegazione di lavoratori ha incontrato stamattina il Prefetto che provvederà a contattare curatore e studio sep per risolvere la questione del pagamento della CIGD 2017 (in sostanza gli stipendi di novembre e dicembre).

“Attendiamo ancora il pagamento di due stipendi – spiega un ex dipendente – al momento siamo senza reddito. Tutti ci credevano e ci siamo fatti prendere dall’euforia, però era l’unica strada, non c’erano altre possibilità. Venerdì abbiamo un incontro in regione, speriamo almeno di sbloccare gli stipendi di novembre e dicembre per dare un po’ di ossigeno alle nostre famiglie”.

Una situazione resa ancora più paradossale dal fatto che i lavoratori sono ancora dipendenti della Tua Industries, società in fallimento, e per questo non possono accettare lavori a tempo determinato senza prima aver interrotto l’attuale rapporto di lavoro. Significherebbe uscire per sempre dalla storia di Om Carrelli.