La Natuzzi fa un passo indietro: l’azienda non proseguirà con l’applicazione del licenziamento collettivo e, anzi, ha annunciato l’estensione del contratto di solidarietà sia ai lavoratori che avevano impugnato il licenziamento, sia a coloro che avevano accettato il ricollocamento ed erano stati assunti da Newcomfort srl.

Sono queste le novità emerse dall’incontro che si è tenuto a Roma tra Regione Puglia, sindacati, azienda e funzionari del Mise. Buone notizie, quindi, per i 1300 lavoratori coinvolti nella vertenza che potranno contare su un contratto di solidarietà allargato grazie alla riduzione oraria che passa dal 35 al 45 per cento.

Natuzzi si è impegnata a presentare un Piano Industriale che possa dare continuità al percorso virtuoso intrapreso con l’Accordo del marzo 2015, che ha purtroppo subito un significativo rallentamento a seguito delle sentenze della magistratura.

“L’accordo trovato oggi con i Sindacati per l’estensione del contratto di Solidarietà – ha commentato Antonio Cavallera, Direttore Generale Operativo di Natuzzi  – è l’ulteriore dimostrazione della volontà dell’azienda di voler continuare a mantenere fede alla propria missione sociale, salvaguardando il più possibile l’occupazione sul territorio. Abbiamo sempre creduto nel Paese e continuiamo a crederci”.