“Un maggiore intasamento dei Pronto soccorso ed un uso improprio del 118”. Sarebbero queste, secondo il sindacato Usppi, le conseguenze della chiusura di tutti i PPI della Asl Ba ad eccezione di quello di Bitonto. Un’ipotesi che sta creando molte polemiche e sollevando un vero e proprio polverone.

“Apprendiamo con sommo stupore da articoli apparsi su testate giornalistiche – è scritto in una nota – della chiusura dei punti di primo intervento, poichè il D.M. n. 70 del 2 Aprile all’articolo 9.1.5 prevede una apertura limitata h12 dei PPI degli ospedali riconvertiti, e presidiato nelle ore notturne dal 118,e che qualora gli accessi superino le 6000 unità all’ anno, la responsabilità clinica e organizzativa ricade sul DEA di riferimento, e in questo caso i PPI potranno avvalersi di risorse specialistiche presenti in loco”.

“Non è prevista in maniera automatica la chiusura dei PPI con meno di 6000 prestazioni
ma tale numero è di riferimento per l’affidamento al DEA la chiusura del PPI di Castellana Grotte e Giovinazzo non prevede contestualmente la presenza dell’Ambulanza Mike; l’apertura temporanea di alcuni PPI incardinati in città a forte vocazione turistica non è programmata la chiusura e apertura, e tra questi è stato escluso il PPI di Giovinazzo
modifiche all’organizzazione di lavoro devono obbligatoriamente essere concordate con le OS e la RSU”.

L’usppi chiede quindi risposte certe: “Vogliamo conoscere quali determinazioni la Asl Bari intende adottare in ordine alle problematiche esposte – si legge nella parte finale a firma del segretario Nicola Brescia – con convocazione di apposito tavolo negoziale monotematico”.