“Niente più ispezioni al di fuori del capoluogo, nessun controllo in azienda e sui cantieri. Ora l’illegalità può dilagare”. Il segretario generale dell’UGL, Antonio Caprio, ha comunicato lo sciopero voluto da parte del personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, un’articolazione istituita dalla riforma ‘jobs act’ con l’intento di rendere più efficiente e coordinare la tutela del lavoro . “Stiamo vivendo una situazione paradossale” commenta Caprio.

“Gli ispettori – continua – non hanno gli strumenti per contrastare le distorsioni del mercato del lavoro, basti pensare che devono spostarsi con i mezzi propri e sono rimborsati solo parzialmente, a distanza di mesi. Una situazione difficile da sopportare, soprattutto se si rapporta al differente trattamento retributivo riservato ai colleghi ispettori di provenienza INPS ed INAIL confluiti formalmente nel nuovo Ispettorato Nazionale”.

“La protesta in atto – conclude – non è di poco conto in ragione della funzione svolta dagli ispettori del lavoro sul territorio, a garanzia della regolarità di gestione dei rapporti di lavoro”. Caprio ora si aspetta che da questo sciopero si trovi una risoluzione della vertenza al fine di garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori sempre più messi in discussione.