Lucia di Lammermoor con protesta al teatro Petruzzelli di Bari. La nuova stagione operistica del politeama barese parte col sit-in di protesta delle ex maschere. In tutto quindici lavoratori, precedentemente alle dipendenze della Sama Agency di Mario Lavopa,  l’imprenditore che, querelandoci, ha scoperchiato il malaffare fino a quel momento criterio per la gestione del teatro.

La nuova gara è stata vinta dall’azienda Animania di Napoli che, a detta dei lavoratori in protesta, avrebbe deciso di assumere solo 12 delle vecchie maschere. “La Fondazione non ha inserito la clausola di salvaguardia sociale per i dipendenti”, ha tuonato Marco Dell’Anna, della UilTucs.

Sulla questione abbiamo sentito Vincenzo Secondulfo, amministratore dell’azienda napoletana a cui è stato aggiudicato l’appalto. A suo dire le cose stanno in maniera diversa da quella raccontata ad alcuni organi di informazione. Dal canto nostro riportiamo quanto ci è stato detto, anche per dare una risposta a coloro che si sono sentiti penalizzati.

“I vecchi dipendenti assunti da Animania – spiega Secondulfo – sono stati valutati ai fini dell’assunzione poiché hanno inviato tempestivamente il curriculum vitae tramite indirizzo mail, facilmente reperibile dal sito istituzionale aziendale. Tutti potevano candidarsi, ma non l’hanno fatto”. Il motivo dell’esclusione, dunque, sarebbe banalmente attribuibile alla mancata candidatura.

“A differenza di quanto letto in queste ore – continua l’imprenditore napoletano – il contratto applicato e sottoscritto dai nuovi dipendenti non è quello di Federalberghi, ma quello tipico della Cisal terziario e servizi. Tale contratto prevede al settimo livello la specifica dei servizi di accoglienza al pubblico hostess/steward, mansione effettivamente svolta dal personale coinvolto. I neoassunti, poi, non sono inquadrati come portieri d’albergo. Percepiranno tutti, in qualità di neoassunti, la paga base prevista dal livello, uguale se non superiore alla media dei compensi percepiti nell’ultimo anno”.