Continuiamo a parlare di call center e di Flipcall, del gruppo Comdata. Gli incappucciati hanno nuovamente contattato la nostra redazione denunciando, ancora una volta, lo stato di illegalità in cui sono costretti a lavorare, nonostante le numerose denunce e i nostri svariati articoli.

A luglio alcuni dipendenti si erano affidati ai nostri microfoni, con un video in cui si erano incappucciati per evitare ritorsioni da parte dell’azienda. Nel servizio che abbiamo girato all’epoca hanno spiegato come ha operato l’azienda, a partire da gennaio di questo anno, a seguito dell’aumento della retribuzione oraria, passata attualmente a 6,51 euro lorde, secondo contratto nazionale.

L’ultima fantasia aziendale, per evitare di pagare il benedetto aumento, è stata l’introduzione di 1350 punti che gli operatori devono garantire. Se si raggiungono questi punti, l’azienda riconosce al lavoratore quanto gli spetta per legge, i 6,51 euro lordi a ora, diversamente l’azienda si appropria del 15% delle ore lavorate. Dicevano i dipendenti, occorre lasciare il pizzo.

Gli incappucciati pensavano che con le denunce mediatiche l’azienda si sarebbe uniformata a quanto prevede la legge, il contratto nazionale. Invece, sono stato costretti, ancora una volta, a chiedere il nostro aiuto.

Dopo la loro denuncia, la sigla sindacale CGIL, attualmente presente in azienda, con una nota si era detta pronta a mettere in campo ogni azione di contrasto a questa inaccettabile situazione.Chiedeva, inoltre, l’immediata ispezione degli organi competenti e un incontro con l’azienda. Nel frattempo preparava una diffida per la mancata applicazione dell’accordo nazionale suo call center.

A distanza di mesi nulla è cambiato, la società continua ad operare nell’illegalità e gli operatori a pagare il pizzo. A questo punto, il pensiero di molti va ad un atteggiamento compiacente del sindacato, come è accaduto con il caso dei lavoratori Transcom. Che fine hanno fatto tutte le belle parole del comunicato sindacale? Intanto, chi ne paga le conseguenze sono sempre le parti deboli, come in questo caso gli operatori, che devono subire pur di portarsi a casa un misero stipendio.