Nel bilancio consuntivo dell’Amtab, l’azienda municipalizzata del trasporto pubblico barese, sarebbero state incluse nel 2016 spese per consulenze legali pari a 350mila euro. Per il momento si tratta di indiscrezioni, ma se dovessero essere confermate, si aprirebbe un’altra stagione di tensione tra i lavoratori e il direttore generale, Francesco Lucibello.

L’ingegnere con l’Alfa Giulia aziendale, difeso dal sindaco Antonio Decaro, viene nuovamente contestato dai sindacati. Una doccia fredda dopo l’incontro della settimana scorsa convocato a Palazzo di Città proprio dal primo cittadino, che in quella occasione si era impegnato a intervenire con la direzione generale affinché convocasse i sindacati con l’obiettivo di sanare il conflitto tra le parti. Conflitto, lo ricordiamo, esploso dopo la sottrazione di alcune indennità della contrattazione di secondo livello e successivamente tramutate in buoni pasto. Soluzione che non è piaciuta alla maggior parte dei lavoratori.

Fu una bocciatura sonora, arrivata con un discusso ma molto partecipato referendum in cui i dipendenti erano chiamati ad esprimersi sull’accordo voluto da Lucibello. Non solo consulenze legali, ma anche i premi mascherati da raggiungimento degli obiettivi di circa 1.700 euro annuo per decine di posizioni quadro, alcune delle quali maturate recentemente. Un’altra tegola per la sfasciata azienda del trasporto pubblico, che certamente non concorre a rasserenare gli animi e nemmeno a raggiungere gli obiettivi voluti dalla “manovrina”, che stabilizza le risorse destinate dallo Stato alle Regioni e quindi a Comuni e Province. Obiettivi da raggiungere per non perdere la penalità del 20 per cento delle risorse previste.

All’Amtab i soldi si spendono a quanto pare, ma per premi e consulenze. I dipendenti si sono prima visti sottrarre 46 euro in busta paga, poi altri 25 per ogni giorno di assenza, tanto che hanno soprannominato Lucibello Robin Hood. “Se le notizie dovessero essere verificate – dice la Maria Teresa De Benedictis, segretaria regionale della Filt Cgil – potremmo dire che la gestione Lucibello non sta andando in una direzione diversa da quella precedente. Continueremo nella lotta per la riconquista dei diritti tolti ai lavoratori”. Chiederemo di accedere agli atti, in modo da trasformare l’indiscrezione in una certezza.