Si scrive “Collaboratore d’Ufficio”, ma si legge Michela Cacciapaglia, della quale è stata chiesta una proroga fino al prossimo giugno alla Lavorint, la società che somministra il lavoro interinale all’azienda del trasporto pubblico barese. Il direttore generale dell’Amtab, Francesco Lucibello, ha dimostrato ancora una volta di andare dritto per la sua strada, incurante delle ire dei sindacati, certo del lasciapassare incondizionato del sindaco di Bari, Antonio Decaro.

Lucibello, che evidentemente apprezza particolarmente le prestazioni lavorative della Cacciapaglia, avendola voluta sempre con sè tutte le volte che si spostato dalla STP all’Amtab, ha chiesto il rinnovo del contratto a tempo determinato per la collaboratrice. Come spesso abbiamo raccontato, però, questa non è la storia idilliaca dell’impiegato del mese,  ma solo una faccia di una medaglia dal risvolto drammatico, almeno per i tredici ausiliari della sosta, regolarmente assunti, che dovranno andarsene a casa.

Sì, perché per effetto della legge Madia, anche l’Amtab ha fatto una ricognizione per capire il numero esatto degli esuberi. Nonostante le ire dei sindacati, che avrebbero voluto ricollocare il personale, Lucibello ha fatto sapere che se ne infischia ed entro il 31 marzo, come previsto dalla legge, presenterà la sua relazione ai soci pubblici della partecipata.

Il direttore generale con la mano destra proroga l’assunzione a tempo della sua segretaria, mentre con la mano sinistra manda a casa senza appello 13 dipendenti. Prima o poi qualcuno si accorgerà di quanto sta succedendo nella più sdrammata azienda pubblica cittadina.