“Modifiche temporanee al fine di consentire il rispetto dei vincoli finanziari imposti dalla Giunta Regionale”. Risponde così il Direttore Generale del Policlinico di Bari, Vitangelo Dattoli, alle critiche dopo la delibera con cui ha soppresso 5 posti di Dirigente delle professioni sanitarie.

“Le aziende sanitarie – viene spiegato in una nota – devono adottare il provvedimento riguardante il piano assunzionale sulla base delle somme definite dalla delibera regionale e dei risparmi derivanti dalle cessazioni intervenuti nel 2014 e 2015. Sono emerse alcune difficoltà nella predisposizione delle dotazioni organiche, quindi è stato necessario predisporre un piano di assunzione nei settori dell’ermergenza-urgenza”. Insomma viene data la precedenza a “rilevanti progetti di interesse regionale. Fra questi – si legge nel comunicato – il trasporto neonatale, la neuropsichiatria infantile e le attività di screening delle malattia metaboliche”.

“Lei si sta facendo gioco dei legislatori, delle istituzioni, degli organismi di rappresentanza professionale e sindacali, delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche e della riabilitazione”. È la risposta, durissima, del Collegio Ipasvi di Bari: “Un’avversione contro le professioni sanitarie poiché, diversamente da tutte le Aziende sanitarie pugliesi, ha nei fatti disatteso una precisa disposizione di legge regionale”.

Il Collegio Ipasvi e O.S. FIALS però, non sono gli unici che si stanno. Anche il Movimento 5 Stelle pugliese, infatti, ha presentato un’interrogazione sull’argomento con i Consiglieri regionali Commissari della Commissione sanità, Conca e Galante.