Michele Castellucci oggi è un autista della postazione 118 di Santeramo in Colle, una delle sette che dal primo marzo non saranno più gestite dalla Asl, ma dalle associazioni di volontariato. Lui e gli altri 34 colleghi non conoscono ancora il proprio futuro. Se non altro, però, il Giudice del Tribunale del Lavoro di Bari ha messo una prima pietra sopra il suo passato.

Avevamo intervistato Castellucci quattro anni fa, raccontandone l’assurda storia: dal momento del passaggio dalla Croce Rossa alla Asl, che per un certo periodo lo aveva messo a trasportare carta igienica come un messo qualunque, pur essendo un autista di ambulanza. Castellucci per questa situazione aveva avuto alcuni problemi di salute, dimagrendo in maniera repentina di alcune decine di chili.

Il Giudice adesso ha chiesto a Castellucci e alla Asl di trovare un accordo entro il 5 giugno prossimo. L’autista, operatore tecnico specializzato, rivendica l’inquadramento a un livello consono e il risarcimento dei danni e delle cifre non godute in seguito al presunto comportamento mobbizzante e al ridotto inquadramento.

Nelle prossime settimane le parti dovranno formalizzare l’intesa, anche domani se il buon senso dovesse prevalere prima. Così non fosse entro la scadenza, sarà il Giudice ad emettere sentenza. In ogni caso speriamo che al lavoratore venga assicurata la necessaria dignità e la collocazione consona al suo curriculum professionale.