Dopo la comunicazione dell’invio di 330 lettere di licenziamento per altrettanti dipendenti della Natuzzi, arriva il sostegno di Noi con Salvini per i lavoratori, apparentemente abbandonati dall’azienda e dalle istituzioni.

“Cronaca di un licenziamento annunciato – sottolinea il portavoce Rossano Sasso -. Purtroppo quello che abbiamo sempre scritto alla fine si è avverato: oggi scade ufficialmente la cassa integrazione a zero ore per 330 operai ed impiegati della Natuzzi, nella quasi totale indifferenza della politica e delle istituzioni. Ma non di Noi con Salvini”.

“Nella settimana in cui vediamo sfilare sindaci, parlamentari e ministri a Bari – sottolinea Ril coordinatore regionale – che ci dicono che siamo in ripresa e che l’Italia è in crescita, a 30 chilometri di distanza 330 lavoratori della Natuzzi finiranno in mezzo a una strada. Da anni seguiamo costantemente l’evolversi di questa vicenda, ma purtroppo avevamo previsto da tempo un epilogo negativo. A gennaio di quest’anno quando infatti con Matteo Salvini incontrammo sia Pasquale Natuzzi che successivamente i responsabili del M.i.s.e., capimmo subito che il rischio dei licenziamenti era molto alto. Nonostante la nostra mobilitazione, sfociata nella manifestazione del 12 gennaio con oltre 1000 persone a Santeramo alla presenza di Salvini, siamo rimasti a lungo l’unica voce a reclamare i diritti dei lavoratori, nel deserto dell’indifferenza di molti sindacati e nella assoluta ostilità da parte della politica. Questi 330 licenziamenti sono principalmente causati dalle politiche disastrose del Pd e dalla incapacità di chi, iscritto a questo partito, ha governato Santeramo e la regione Puglia”.

“Le decine di milioni di euro di soldi pubblici non sono bastati alla Natuzzi ad evitare questa brutta fine, e adesso una intera comunità versa drammaticamente sull’orlo della disoccupazione e della povertà, grazie alla mancanza di criteri con cui sono stati individuati i lavoratori da licenziare: ci sono casi in cui vengono licenziati sia moglie che marito, e casi in cui restano a lavorare sia moglie che marito”. “Non possiamo restare indifferenti – afferma Giovanni Riviello, vice coordinatore regionale di Noi con Salvini Puglia e consigliere comunale di Santeramo che da sempre segue la vertenza Natuzzi – al dramma dei lavoratori e non tolleriamo l’ipocrisia di chi oggi fa comizi o organizza sit-in in difesa dei lavoratori, dopo che con le proprie azioni ed omissioni li ha letteralmente spinti giù nel burrone”.

“Il Presidente della Regione Emiliano era stato nominato Consigliere di Fiducia del Sindaco di Santeramo per occuparsi della crisi del settore, e non ha mosso un dito. Invitiamo tutti gli operai e dipendenti delle Industrie Natuzzi a fare fronte comune, perché quando si parla di “esuberi strutturali” non si parla di salotti, ma di persone! Un contratto di solidarietà approvato da Sindacati irresponsabili ha consentito di lavorare meno, ma lavorare (QUASI) tutti, e questo non è tollerabile come atteggiamento da parte di coloro che avrebbero dovuto tutelare tutti i lavoratori, senza incredibili discriminazioni.
Se oggi tocca a questi 330, tuttavia, domani potrebbe toccare ad almeno altri 700, ed anche questa volta non vorremmo essere facili profeti. Occorre riaprire le trattative e non lasciare per strada nessuno”.

Domenica 16 ottobre alle ore 20 in piazza Garibaldi terremo una manifestazione insieme agli operai del gruppo autonomo dei lavoratori Natuzzi ed insieme agli attivisti di “èpolitic@”.

Non si escludono una serie di azioni dimostrative e di forte protesta.