Retelit, azienda leader nell’ambito delle telecomunicazioni, ha presentato oggi a Bari il progetto AAE-1: un cavo sottomarino che garantirà la trasmissione dati più veloce tra Asia, Africa ed Europa. Si conclude così l’undicesimo incontro esecutivo fra i membri del Consorzio AAE-1, nato con un accordo siglato a Hong-Kong il 27 gennaio 2014 per la realizzazione e la gestione di un cavo sottomarino di ultima generazione che collega l’Europa all’estremo oriente passando per l’Africa, i Paesi del Golfo e il Sud dell’Asia.

Posato a Bari, uno dei tre approdi Europei insieme a Chania (Creta) e Marsiglia, lo scorso 9 maggio e collegato alla landing station realizzata da Retelit, unico rappresentante italiano all’interno del Consorzio, il cavo garantisce il collegamento di tutti i principali Paesi di Asia, Africa ed Europa connettendo ai maggiori gateway di telecomunicazioni da Marsiglia a Hong Kong e Singapore: 25mila chilometri di fibra ottica che collegheranno paesi che detengono da soli più del 40 percento della popolazione mondiale.

Una posizione geografica strategica al centro del Mediterraneo, la disponibilità dell’infrastruttura di rete all’avanguardia di Retelit e le potenzialità uniche del cavo AAE-1 – ad oggi al primo posto in termini di velocità e latenza fra Europa ed Estremo Oriente – fanno di Bari il nuovo punto di atterraggio del traffico della rotta Eurasia, alternativo a quelli siciliani disponibili in Italia fino ad oggi.

Con una tecnologia di trasmissione a 100 Gbps, il cavo sottomarino è stato infatti progettato con una capacità nominale di 40 terabit al secondo grazie alla collaborazione tra i principali operatori a livello mondiale. Oltre a Retelit, sono 19 le società che si sono consorziate per la realizzazione del cavo sottomarino più lungo e complesso dai tempi del SMW-3. Operatori del calibro di: China Unicom, Djibouti Telecom, Etisalat, Global Transit, HyalRoute, Metfone, Mobily, Omantel, Ooredoo, Oteglobe, PCCW Global, PTCL, Reliance Jio, Tele Yemen, Telecom Egypt, TOT, Viettel, VNPT. Per un totale di 18 stati membri appartenenti al Consorzio: Francia, Grecia, Egitto, Arabia Saudita, Djibouti, Yemen, Qatar, UAE, Oman, Pakistan, India, Myanmar, Tailandia, Cambogia, Malesia, Singapore, Vietnam e Hong Kong.

Posato a Bari con la collaborazione di fornitori e di aziende della realtà locale, nella più totale salvaguardia dell’ambiente terrestre e marittimo del territorio, il cavo di nuova generazione AAE-1 risponde alla sempre maggiore richiesta di forme di comunicazione all’avanguardia – tra cui Internet a banda larga, video, voce e dati – alimentata soprattutto dalla costante espansione delle economie in via di sviluppo. Il cavo sarà completato entro la fine dell’anno in linea con il programma previsto.

“Siamo convinti che questo investimento importante a livello internazionale darà il via a un nuovo capitolo di storia per Bari e per la Regione Puglia – dice Federico Protto, amministratore delegato e direttore generale di Retelit -. Il territorio pugliese rappresenterà un polo estremamente strategico per il traffico internazionale proveniente dai cavi sottomarini, non solo per l’Italia ma anche per lo sviluppo dell’economia digitale a livello europeo e mondiale. Insieme agli operatori che gestiscono gli altri cavi sottomarini che arrivano in Italia, oggi abbiamo la possibilità di fare sistema e il Sud Italia, con la sua felice posizione geografica esattamente al centro del Mediterraneo, può diventare l’hub di comunicazione europeo verso il Mediterraneo e il Far East, in alternativa a Marsiglia. Un’opportunità formidabile per il paese e per il suo sviluppo digitale”.

“Desideriamo una Puglia connessa e veloce, una regione smart per i cittadini e per le imprese – aggiunge l’assessore regionale allo Sviluppo economico Loredana Capone -. Le politiche regionali, con i programmi per la Banda Ultra Larga (Bul) e per la Smart Puglia 2020, puntano a questo obiettivo. La posa di un cavo così innovativo ad impatto ambientale zero accelera la velocità dell’innovazione in Puglia e fa della nostra regione un ponte digitale, oltre che geografico, tra Oriente e Occidente. Mi sollecita un lieve scatto di orgoglio, la convergenza di questo investimento privato con gli investimenti pubblici che abbiamo e stiamo realizzando per connettere in modo capillare e veloce l’intero territorio regionale. L’infrastruttura della Banda Ultra Larga che innerva la Puglia è la nuova autostrada sulla quale si muoveranno dati e servizi per lo sviluppo economico e sociale. In ultimo, ma non da ultimo, l’augurio che rivolgo a tutti noi, per i diversi ruoli di responsabilità che distinguono positivamente il pubblico e il privato, è di proseguire in un cammino di innovazione che ci connetta al mondo e punti su nuovi investimenti che trovano nell’infrastruttura già realizzata un ascendente molto positivo, poiché tutto il contesto tecnologico è rafforzato. Per questo faremo un nuovo incontro proprio nella nostra Regione con tutti i 18 rappresentanti internazionali del consorzio AAE-1 e le imprese internazionali collegate allo stesso, per presentare loro il nostro sistema economico e della ricerca nonché il complesso degli incentivi che mettiamo in campo con i fondi europei”.