La questione relativa alla crisi della Natuzzi, discussa in queste ore a Roma presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico, richiama inevitabilmente l’attenzione dei sindacati. L’USB Lavoro Privato Puglia scrive una lettera aperta al presidente Michele Emiliano, che riceviamo e pubblichiamo integralmente.

“La vertenza dei lavoratori e delle lavoratrici della Natuzzi spa rischia di diventare il caso emblematico di come la Regione, l’Assessorato al lavoro e alla programmazione economica, gestiscano le situazioni di crisi aziendali ovvero di come siano pronti a elargire risorse in cambio di generiche promesse aziendali che puntualmente non vengono rispettate.

38 milioni di contributi pubblici stanziati e, ad oggi, ancora 350 lavoratrici e lavoratori senza alcuna certezza di ricollocazione e con la minaccia aziendale di nuovi esuberi. Lavoratori sballottati in inutili e costosi corsi di “riqualificazione” finanziati sempre dalla Regione Puglia, che hanno creato un “mercato” per i centri di formazione che ormai chiamano a casa dei lavoratori in mobilità pur di realizzare il numero minimo di allievi per la classe.

Abbiamo sempre chiesto e proposto alla Regione di farsi carico di riportare le richieste dei lavoratori ovvero subordinare i contributi alla riassunzione dei lavoratori, creando le condizioni per il rientro sul territorio delle produzioni esternalizzate all’estero, e chiedendo un vero piano industriale per il gruppo Natuzzi che, non a caso proprio in questi giorni, su importanti giornali economici annuncia bilanci in positivo.

Per quanto riguarda il bon ton istituzionale, Le chiediamo, invece, quali sono le mansioni dell’Assessorato al lavoro della Regione Puglia e perché un lavoratore dovrebbe incontrare dei funzionari regionali che affermano di non sapere nulla della Vertenza Natuzzi? A questo punto si potrebbe pensare che ciò accada anche per altre vertenze che riguardano la vita di centinaia di lavoratori e lavoratrici è questo sarebbe gravissimo.

In conclusione sempre per il bon ton e correte relazioni, se una organizzazione sindacale e dei cittadini chiedono un incontro, questi meritano una risposta che sia un sì o un no o ancor meglio un “Vi incontriamo in questo giorno”, possibilmente con l’accortezza che chi è presente all’incontro sia almeno informato sull’argomento in questione, altrimenti dovremmo pensare che l’Assessorato al lavoro della Regione Puglia sia un ente inutile”.