Dedichiamo l’apertura a un gruppo di giovani che a Palo del Colle, paese in provincia di Bari, come potrebbe essere una qualsiasi periferia del Sud di un angolo del mondo, stanno mettendo in piedi un sogno. Due giorni di festa per fare il punto e ripartire, barricati nella struttura diventata un punto di riferimento per artisti, musicisti, scrittori e creativi in generale. Un confine sempre più vasto, che si allarga con il potere delle idee. Un esempio di tenacia in un pezzetto di pianeta non particolarmente generoso per chi non è figlio di papà e sceglie di non emigrare.

Si chiama Rigenera, è il laboratorio urbano nato il 15 novembre del 2013 grazie ai 52mila euro ricevuti nell’ambito di una delle misure dei Bollenti Spiriti dell’assessore Guglielmo Minervini. Dentro un fabbricato ai tempi in disuso, rimesso in sesto dal Comune di Palo del Colle, con un intervento di 148mila euro, è nato un posto diverso dal solito. Presentazioni, spettacoli, eventi, campagne di sensibilizzazione, incontri di approfondimento. Il progetto è andato così bene da poter camminare sulle proprie gambe adesso, come ci spiega Nicola Vero, uno dei promotori.

“Abbiamo chiesto e ottenuto un prestito a una banca, investito i soldi nostri – racconta Vero – e adesso Rigenera sta diventando altro. È nata una radio, una libreria, uno spazio di coworking, ogni sera qualcosa da fare e poi da settembre incontri di lettura, mostre permanenti che faranno da sfondo ad altri eventi e l’incontro con giovani innovatori provenienti da tutta Europa”. Un fiume in piena. Intervistiamo Nicola Vero, uno che ci ha sempre creduto, anche quando gli consigliavano di andare a lavorare, al banco della caffetteria appena nata in quel luogo diventato risorsa di tutti. Un locale sobrio e originale, accogliente, colorato. Insomma, un posto capace di ispirare. Per chi c’è stato, un po’ Londra e un po’ Parigi.

Tutto a norma, tutto nel pieno rispetto degli altri, compreso l’abbattimento delle barriere architettoniche. La società nata a latere dell’associazione che muove i fili del laboratorio urbano, è una benefit a responsabilità limitata. Sono stati tra i primi in Italia a costituirne una. Sono stati regolarmente assunti quattro ragazzi under 30, professionisti del settore, e poi altri collaboratori da chiamare all’occorrenza.

“Un progetto di rilevanza pubblica, sostenibile economicamente, ecco cosa siamo diventati – afferma Nicola Vero con una punta di orgoglio -. Un progetto culturale innovativo deve generare soldi, senza fondi pubblici, scrollandosi di dosso quella sensazione di essere parassiti. La società benefit a responsabilità limitata ha un vincolo: chiunque diventa socio, sa che gli utii possono essere reinvestiti solo nell’ambito culturale e in attività di promozione delle politiche giovanili. Quando, poi, si gestisce un progetto in una proprietà pubblica, gli utili non possono che essere reinvestiti in quella stessa proprietà”.

Dopo aver vinto un altro bando pubblico, presentato insieme al Comune di Palo del Colle, da settembre altri lavori alla struttura per un importo complessivo di 150mila euro: infissi a taglio termico e insonorizzati, una rampa per l’accesso al giardino dei diversamente abili, pannelli fotovoltaici per 20 Kw, pavimentazione dell’esterno con un sistema di raccolta dell’acqua piovna, da riutilizzare per altri scopi. Forza Nicola. Forza ragazzi. Oggi vi siete guagagnati la prima pagina.