«Se i lavoratori dell’Amtab, oggi, prenderanno mazzate sul pullman, perderanno le indennità accessorie perché Cgil, Cisl, e Cisal hanno accordato con l’azienda che venga considerato un evento come tutti gli altri». Michele Lepore, segretario Cisas, come sempre non le manda a dire ed è durissimo. L’accordo a cui fa riferimento Lepore, infatti, prevede che se un passeggero decide, come è successo più volte purtroppo, di alzare le mani sui dipendenti dell’azienda municipalizzata del trasporto pubblico locale, oltre al danno, il personale patisca anche la beffa di non versi riconosciute le indennità accessorie.

L’accordo sottoscritto da Cgil, Cisl e Cisal ha dunque generato una nuova spaccatura tra le organizzazioni sindacali. Forse, è un’ipotesi, proprio quanto sperato dal direttore generale dell’Amtab Francesco Lucibello, ma questa volta la frattura sembra essere grave, profonda e non senza conseguenze. Gli equilibri interni tra i sindacati pare ne stiano risentendo notevolmente, al punto tale che, pare, Ugl e Uil si stiano avvicinando alle posizioni espresse da Cisas e Confail, nettamente contrarie all’accordo di cui sopra.

Non è dunque un caso se l’ennesimo incontro tra il direttore generale dell’Amtab, Francesco Lucibello, la Cisas e la Confail per discutere il Testo Unico degli Accordi Aziendali, si è chiuso negativamente. Oltre alle indennità accessorie in caso di assenze per infortunio causato da aggressioni al personale, sul tavolo c’erano anche la rivalutazione dei premi aziendali fermi da oltre 20 anni, i buoni pasto e le decurtazioni dal premio di produttività per assenze a causa di malattie, infortuni, aspettativa secondo la legge 104 e donazioni di sangue. Tanti argomenti sui quali non si è trovata l’intesa.