Massiccia adesione delle lavoratrici e dei lavoratori di Aeroporti di Puglia allo sciopero di 4 ore, dalle 12.00 alle 16.00, con percentuali sopra il 50%. Un risultato più che soddisfacente per Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Uilt e Uglta, raggiunto, sottolineano i sindacati in un comunicato, nonostante l’elevato numero dei precettati, il ricorso allo straordinario, l’adibizione di funzionari a mansioni di carico e scarico, l’autorizzazione di un maggior numero di ore, per garantire una maggiore presenza in turno del personale delle cooperative, che svolge pari mansione dei dipendenti di Aeroporti di Puglia, tutte circostanze per cui le organizzazioni sindacali denunceranno alla Commissione di Garanzia la forte limitazione, da parte della Società, del diritto di sciopero dei dipendenti.

«Queste OO.SS. ringraziano quanti hanno voluto aderire sacrificando parte della loro retribuzione – scrivono i sindacati – per poter partecipare e per contare nelle scelte che riguarderanno il proprio futuro. La massiccia adesione è la migliore risposta che i lavoratori potessero far arrivare ai vertici aziendali, con buona pace di chi, con comunicati stampa strumentali si affanna a sminuire le motivazioni dello sciopero e i disagi creati all’utenza con ritardi e mancanza di personale con mansione specifica sotto i voli, con la propaganda e dati falsi riferiti allo sciopero, peraltro nemmeno prendendo in considerazione che a scioperare fosse l’assistenza a terra e non la totalità dei lavoratori. Sarebbe ora che Aeroporti di Puglia riconoscesse i grossolani errori di valutazione che continuano a tutt’oggi a produrre effetti negativi sul lavoro e contestualmente non produce effetti benefici alle esigenze operative dello scalo».

«L’accordo citato dall’Azienda del febbraio 2015 e sottoscritto solo da una parte delle OO.SS. – prosegue il comunicato – non riguarda nel modo più assoluto la paventata condivisione sullo strumento della flessibilità, ma soltanto un impegno ad affrontare il problema successivamente demandando gli aspetti applicativi all’esame tecnico preventivo con le RSA dei singoli scali. Pertanto l’assenza di un accordo sottoscritto sull’orario di lavoro, di cui la flessibilità oraria è solo una delle varianti, non consente all’azienda l’applicazione unilaterale di orari diversi da quelli concordati. I sacrifici sostenuti dai lavoratori negli ultimi anni hanno prodotto un importante incremento della produttività. Tutto questo doveva servire a sostenere il piano di rilancio, di sviluppo e di crescita dell’azienda che purtroppo non è bastato all’attuale gestione di AdP. L’adesione allo sciopero conferma il no dei lavoratori a proseguire su un piano di sacrifici che hanno ricadute sulla salute psicofisica degli stessi».

«L’onere della mancanza di organizzazione si scarica sui lavoratori  – rincarano la dose nel comunicato – che saranno obbligati a rinunciare a una quota dei riposi, finalizzati al recupero psicofisico biologico e a non vedersi riconoscere i diritti previsti dall’attuale integrativo vigente. Le OO.SS. unitariamente proseguiranno nell’azione di lotta cominciata con lo sciopero e la manifestazione sotto il Palazzo Presidenziale della Regione Puglia durante la quale il presidente della task force per il lavoro della Regione Puglia, Leo Caroli, ricevendo direttamente l’incarico dal Presidente delle Regione Puglia Michele Emiliano, ha preso atto della rottura delle relazioni sindacali da parte di “Aeroporti di Puglia” e si è impegnato a convocare entro il 15 giugno 2016, congiuntamente la dirigenza medesima e le OO.SS».