Si svolgerà nei giorni 17 e 18 giugno il congresso provinciale del sindacato FSI per rinnovare le cariche statutarie e per eleggere i delegati al congresso nazionale che si terrà a Perugia nei giorni 20 e 21 giugno.
Il dibattito congressuale toccherà temi scottanti delle politiche del lavoro nel nostro paese:

– La questione della rappresentanza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. È una questione aperta in particolare per il lavoro privato dove non esiste una regolamentazione. Vi è la necessità di colmare il vuoto attuale che lascia troppo spazio alla scelta delle parti datoriali. Manca un criterio oggettivo e dove c’è, vedi la pubblica amministrazione, il criterio attuale mostra più di una lacuna. La libertà sindacale è quindi una materia da trattare con cura.

– Per quanto riguarda la politica fiscale per i dipendenti e i pensionati è necessario intervenire sulla fiscalità spostando la pressione dal lavoro e dalle pensioni alle rendite finanziarie e alla tassazione indiretta.

– In tema di sanità la FSI desidera una sanità differente, che dia il giusto peso agli operatori e che sia percepita dai cittadini come un valore aggiunto e, con l’operazione “GAZEBO DAY per una sanità senza padrini e senza padroni”, abbiamo detto basta alla politica dei tagli lineari in sanità. La buona salute non si può conseguire facendo scempio delle risorse umane e professionali in dotazione al SSN che costituiscono un patrimonio di competenze ed eccellenze che il mondo intero ci invidia. A tutela del SSN la FSI chiede:
1. Una sanità universale e alla portata di tutti i cittadini senza distinzioni di classe sociale.
2. L’erogazione delle prestazioni secondo i LEA approvati a livello nazionale e monitorati a livello regionale, al fine di consentire a tutti i cittadini lo stesso tipo di prestazioni.
3. L’infermiere di Famiglia in regime di convenzione per la garanzia della cura dei cittadini nel proprio ambito familiare.
5. Riconoscimento del ruolo sanitario e la possibilità di sviluppo di carriera per gli OSS che garantisca all’utenza un adeguato trattamento negli ospedali e sul territorio.
6. Revisione dei parametri di riconoscimento di lavoro usurante per i turnisti del SSN.

– Il perdurare del blocco delle assunzioni e le scarse possibilità di carriera, spingono sempre più laureati nelle varie discipline sanitarie a rivolgersi all’estero per trovare uno sbocco occupazionale soddisfacente. Continuando con la logica dei tagli, il nostro SSN risulterà sempre meno attrattivo nei confronti del cittadino che giocoforza rivolgerà al privato le proprie istanze di salute.

– Una politica associativa attiva che sia aperta alla formazione di una nuova classe dirigente e tesa alla formazione e alla qualificazione dei quadri e degli eletti del sindacato mediante specifici progetti formativi ed azioni di aggiornamento continuo si di carattere nazionale che regionale e territoriale, indirizzati ai quadri dirigenti ma aperti agli associati. In tale logica ogni struttura nazionale, regionale e territoriale sarà chiamata alla realizzazione di iniziative, ciascuna per il rispettivo ambito.
‐ Formazione di base
‐ Seminari di aggiornamento
‐ Convegni di approfondimento
‐ Materiale informativo di supporto

E’ necessario anche che, in concomitanza allo sviluppo del mercato finanziario attivato con lo sviluppo dei fondi pensione, si attivi una maggiore trasparenza per le imprese quotate in borsa, e ciò anche con l’avvento della partecipazione dei lavoratori agli organismi sociali delle medesime aziende. Vanno nella giusta direzione i fondi negoziali, come il Fondo Perseo Sirio per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni della sanità, di quelle locali e centrali, che costituiscono dei modelli da estendere e rafforzare a tutela dei redditi dei futuri pensionati.
Per questo motivo, nell’ambito dei lavori congressuali, si terrà una sessione formativa sui fondi pensione che vedrà la partecipazione del Direttore del Fondo Perseo-Sirio, dott. Maurizio Sarti.