Anche a Bari, come in tutta Italia, quattro ore di sciopero generale organizzato da Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil territoriali per le lavoratrici ed i lavoratori cui si applica il contratto colletivo nazionale di lavoro Federmeccanica Assistal. Allo sciopero hanno aderito anche gli addetti in regime di somministrazione presso le aziende metalmeccaniche.

“La giornata di mobilitazione nazionale  – spiega Gianfranco Michetti segretario generale FIM Cisl Bari, ha l’obiettivo di superare le rigidità che, a sei mesi dall’avvio del negoziato, hanno portato allo stallo della trattativa per il rinnovo del contratto con conseguenze assai pesanti sul piano normativo e salariale. Nelle assemblee unitarie svolte in queste settimane nelle aziende del territorio, le organizzazioni sindacali hanno riportato le valutazioni espresse a livello nazionale nazionali e ribadito che considerano inaccettabile la proposta delle associazioni datoriali sul salario e sul sistema contrattuale che non riconosce nessun aumento al 95% degli addetti alla categoria”.

Per queste ragioni, dicono in coro i sindacati, serve rinnovare un contratto nazionale che garantisca il reale potere d’acquisto dei salari, migliori condizioni e tutele per tutte le forme di lavoro, estenda la contrattazione di secondo livello, faccia ripartire l’occupazione, gli investimenti e lanci una nuova politica industriale.