A Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico il segretario generale Fim Cisl Bari Gianfranco Micchetti ha partecipato alla riunione del tavolo istituzionale sulla vertenza OM Carrelli elevatori di Modugno. Presieduta dalla vice ministra allo Sviluppo economico Teresa Bellanova, con il segretario Nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano

“I rappresentanti della TUA Autoworks – spiega Micchetti – presenti all’incontro hanno formalizzato una modifica del progetto iniziale che prevede la delocalizzazione di una parte dell’attività produttiva, originariamente ipotizzata nel territorio della regione Calabria, e conferma la volontà di portare a compimento l’investimento sullo stabilimento di Modugno. La TUA Works che doveva subentrare nello stabilimento di Bari con l’impegno ad occupare i 194 lavoratori del sito barese e gli oltre 800 dipendenti dell’area portuale di Gioia Tauro, ci ha comunicato che il progetto industriale, frutto di un protocollo d’intesa sottoscritto il 7 ottobre 2015 con MiSE, Invitalia, regioni Calabria e Puglia, verrà fortemente ridimensionato, tanto da non prevedere più un impegno occupazionale sull’area calabrese.Comunicazione è gravissima, mettere a forte rischio l’intero progetto. Siamo passati da avere una soluzione occupazionale e di reindustrializzazione per oltre mille lavoratori, tra Calabria e Puglia a riesaminare tutta la sostenibilità del progetto nel nuovo piano industriale. I lavoratori della ex-OM Carrelli di Bari non hanno più tempo, la copertura economica dell’indennità di mobilità scadrà nel prossimo mese.

È necessario verificare concretamente la fattibilità industriale. La serietà e la sostenibilità del progetto è dovuta a tutti quei lavoratori che sono stati illusi e oggi vedono a rischio il loro futuro e quello delle loro famiglie. I sindacati hanno chiesto alla vice ministra Bellanova di sollecitare la struttura di Invitalia affinchè proceda celermente nella fase di analisi della nuova documentazione che sarà consegnata entro il prossimo 27 aprile dall’azienda americana, in modo da garantire il rispetto dei tempi fissati.

Apprezziamo la volontà di riconvocare il tavolo ministeriale per il 19 maggio, per valutare la fattibilità del progetto industriale per lo stabilimento di Bari, alla luce del ridimensionamento comunicato. In quella data dovranno presentarci tutte le valutazioni positive di tutti i soggetti del protocollo: Invitalia compresa. Altrimenti sarà inevitabile una situazione di conflittualità sociale. Per questo motivo chiediamo il massimo impegno e attenzione da parte del Governo per la risoluzione di questa drammatica vertenza del sud del nostro Paese.”