Dopo le richieste di chiarimenti, la proclamazione dello stato di agitazione e i segnali di apertura lanciati da Michele Emiliano e Giovanni Gorgoni, sindacati e Regione Puglia sembrano aver trovato un’intesa: la questione Sanitaservice sarebbe finalmente in discesa.

L’incontro tecnico-sindacale tenuto presso la Presidenza regionale all’indomani delle sentenze del Consiglio di Stato sugli affidamenti alle società in house da parte delle Aziende sanitarie e ospedaliere ha portato ad un accordo politico che regala una nuova luce di speranza a quasi 5mila lavoratori.

Per la Regione è intervenuto il presidente Emiliano, con il capo di Gabinetto Claudio Stefanazzi, il direttore del dipartimento Politiche della Salute Giovanni Gorgoni, il consigliere del presidente per le questioni sindacali Domenico De Santis e il capo dell’Avvocatura, Rossana Lanza. Mentre i lavoratori erano rappresentati dai sindacalisti di Uil Sanità, Cisal, Cobas, Usb, Usppi, Fsi, Fials, Flp e Ugl Sanità.

Nel corso dell’incontro è stata ribadita la volontà di proseguire sulla strada della tutela dei lavoratori e dell’esperienza delle Sanitaservice pugliesi. Ma soprattutto, alla fine della riunione, è stato condiviso un accordo politico con le organizzazioni sindacali per mettere in sicurezza il sistema attraverso interventi legislativi in linea con il decreto Madia, costituire un gruppo di lavoro interno alla Regione che entro 30 giorni dovrà elaborare una proposta tecnica di riforma complessiva delle società Sanitaservice e di ridefinire entro il mese di maggio le linee guida regionali. Le parti, Regione e sindacati, hanno ritenuto necessario il mantenimento di tutti i servizi svolti dalle Sanitàservice.