Il 14 marzo si discude del futuro della vigilanza privata. Le organizzazioni sindacali incontreranno le associazioni datoriali per discutere nel merito del rinnovo del contratto integrativo provinciale di Bari e Bat.

Sulla questione è intervenuto Antonio Caprio, segretario di settore della UGL. “Abbiamo presentato una piattaforma di rinnovo che nella sostanza non vede nessuna retrocessione dei diritti normativi ed economici dei lavoratori addetti del settore – spiega il sindacalusta – piuttosto chiediamo di professionalizzare l’intera categoria attraverso una costante formazione. Non possiamo consentire che con la scusa della crisi e dell’acquisizione degli appalti con ribassi elevati a pagare il conto debbano essere sempre i lavoratori”.

Il segretario è perentorio. “Fare la guardia giurata diventa sempre più rischioso – incalza Caprio – lo dimostrano i fatti di cronaca accaduti negli ultimi mesi, tra assalti a porta valori e le tante rapine alle attività commercial. Tutti servizi svolti dalle guardie giurate, che lavorano per portare a casa uno stipendio che si aggira intorno ai 1300 euro al mese. Pertanto la perdita del contratto integrativo significherebbe una perdita secca del salario mensile di 150 euro”.

Una situazione complicata, ma secondo quanto annunciato, la UGL non ha nessuna intenzione di fare passi indietro. “Siamo pronti a mobilitare tutti i lavoratori del settore se ci saranno fatte proposte irricevibili – annuncia Caprio – sono certo che ormai le guardie giurate hanno raggiunto la giusta maturità per non farsi scippare soldi dalle loro tasche e che valuteranno attentamente cosa verrà fuori dalla riunione”.