Fiera del Levante, quello di ieri è stato probabilmente l’ultimo incontro tra i sindacati e Ugo Patroni Griffi, il presidente ha infatti confermato la fine del suo mandato per il prossimo 15 marzo. Sul tavolo, però la questione da affrontare era non di poco conto, il futuro dei dipendenti nonché il presente, vista la carenza di soldi nelle casse dell’Ente e il rischio di non poter pagare gli stipendi.

La mancata erogazione del contributo straordinario da parte della Città metropolitana di Bari, ben 1,5 milioni di euro, sta mettendo a serio rischio il pagamento delle retribuzioni del personale nei prossimi mesi. La risposta della presidenza, fortunatamente, è stata tempestiva. La Città Metropolitana ha assicurato la definizione della delibera avvenuta il 29 febbraio, ora si aspettano i relativi mandati di pagamento, per i quali i sindacati chiesto un sollecito onde evitare dei mesi turbolenti per le famiglie dei lavoratori, già duramente provate da quasi 2 anni di contratti di solidarietà al 50% della retribuzione. Le organizzazioni sindacali hanno anche chiesto l’impegno a sollecitare il pagamento del contributo ordinario dei soci fondatori. Di contro, la situazione occupazionale resta ancora fortemente preoccupante, su 39 dipendenti sono stati dichiarati in esubero tra 16 e 18 unità lavorative.

Riteniamo, pertanto, di lanciare un allarme nei confronti delle Istituzioni (Comune di Bari e Regione Puglia in primis) che da ormai tre mesi avevano sottoscritto un protocollo per dare attuazione alla mobilità infragruppo dei dipendenti in esubero della Fiera, che ricordiamo non è un optional ma un dovere di legge, ma a tutt’oggi nemmeno l’ombra di una chiamata o di una posizione lavorativa offerta concretamente.

«Abbiamo espresso preoccupazione per la futura gestione della Fiera del Levante all’indomani della fine del mandato dell’attuale Consiglio di Amministrazione, tra cui Presidente e Vice presidente – hanno detto i rappresentanti sindacali – chiediamo che venga effettuata una scelta che sia la più funzionale al progetto in corso della concessione di gestione e che soprattutto non appesantisca i conti dell’ente con promozioni interne o compensi esosi per eventuali commissari chiamati a gestire questa ultima fase del processo, che sicuramente sarà la più difficile da gestire».

Per la definizione della futura pianta organica del personale e delle relative funzioni che resteranno in campo all’Ente pubblico è stata accolta la richiesta delle organizzazioni sindacali di insediare una commissione con la presenza dei sindacati.